Il 7 e l’8 settembre 2024 si è svolto presso l’aula magna della scuola Canavé di Mendrisio il seminario e workshop “Voci ancestrali, visioni future”, organizzato dall’Associazione Lo Spirito del Pianeta – Ticino e dedicato alla cultura amazzonica. L’evento ha visto una significativa partecipazione e ha offerto momenti di profonda riflessione e condivisione.
Ospite d’onore è stato Atucà Guaranì, già portavoce delle minoranze indigene per l’UNESCO, che ha aperto il seminario con una toccante testimonianza sulla difficile situazione delle popolazioni indigene dell’Amazzonia. La sua testimonianza ha offerto uno spaccato autentico delle sfide affrontate dal suo popolo, invitando tutti i presenti a riflettere sull’importanza della preservazione delle culture ancestrali.
In chiusura della mattinata del 7 settembre, si è tenuto un intervento straordinario in videoconferenza di Alberto Terena, Presidente dell’APIB, il più grande movimento indigeno presente oggi in Brasile. Terena, portavoce dei diritti degli indigeni alla Cop 28 in Egitto, ha sottolineato l’importanza di continuare a sensibilizzare la comunità internazionale sui diritti delle popolazioni indigene, sulla loro lotta per la sopravvivenza e sul loro ruolo cruciale nella salvaguardia dell’ambiente.
Nel pomeriggio, i partecipanti hanno potuto esplorare le tecniche indigene di guarigione e vivere l’esperienza del Tronco Sacro, una pratica che ha riscosso un grande interesse anche durante la giornata di domenica, con numerose sessioni individuali.
Un ringraziamento speciale va all’Istituto Scolastico Canavée della Città di Mendrisio, nella persona del signor Marco Lupi, che ha generosamente messo a disposizione gli spazi per l’evento, e allo sponsor Weltyc Assurance Sagl, che con il suo prezioso supporto ha reso possibile la realizzazione del seminario.
Un riconoscimento speciale è dovuto anche all’incredibile staff che ha lavorato instancabilmente dietro le quinte per garantire il successo dell’incontro.
La presidente dell’associazione, Marylin Amato, ha dichiarato: “A chi non ha potuto partecipare questa volta, vogliamo dire che l’esperienza è stata arricchente non solo a livello culturale, ma anche umano. L’idea di questo evento è proporlo come un pre-festival itinerante, per dare la possibilità a un numero sempre maggiore di persone di comprendere il valore della preservazione di queste culture. Vi invitiamo a non perdere l’occasione di partecipare ai nostri prossimi eventi. Sarà un’opportunità per condividere momenti profondi e per scoprire insieme verità che meritano di essere ascoltate e tramandate.”