Vitta si ricollega al primo passo sulla luna e dice che il trasformare sogni in realtà ancora oggi è attuale. Lo slancio del 1961 era qualcosa di impensabile. Il felcro usato allora era Svizzero e nache la prima bandiera che svettava sulla luna era di creazione Svizzera, Uni di Berna. Vitta si è immaginato l’intervento di questa sera come una sorta di un nuovo viaggio verso la luna con tre stadi che compongono il missile Ticino. Il primo stadio comprendono imprenditorialità, qualità, Innovazione, ricerca e competenze. Questo missile dovrebbe permettere uno sviluppo importante del nostro Ticino ed è ora di smettere di pensare in negativo quando si parla di imprenditorialità. Cosa sarebbe il Ticino senza imprenditorialità? Grazie alla ricchezza generata dagli imprenditori si può anche fare socialità e via dicendo. L’imprenditore serio ha a cuore la propria impresa, i propri collaboratori e il proprio territorio. Valore aggiunto la qualità che permette anche di compensare i maggiori costi del prodotto eseguito in Ticino.
Questi potenti motori devono essere inseriti in una solida struttura e qui interviene lo Stato grazie al quale il missile potrà volare in alto. Efficacia riconosciuta a livello Europeo grazie alla capacità di innovare dalle piccole e medie imprese ticinesi. Il collegamento con Zurigo grazie ad Alptransit ha favorito non poco il veicolare al di fuori dei nostri confini cantonali. L’ideale viaggio verso la luna viene fatto portando nuovi temi e nuovi slanci. Ogni missione spaziale non è esente da rischi, ma necessario essere pronti ad affrontare le difficoltà e in Ticino siamo pronti a combattere queste turbolenze, a volte non dipendenti da noi stessi ma di situazioni internazionali particolarmente difficili. Vitta ritiene che nei prossimi anni prevede un rallentamento economico e se così fosse il missile Ticino, molto variegato nei temi permetterà di combattere queste situazioni che probabilmente diventeranno più difficili. Vi saranno tanti asteroidi e detriti che cercheranno di disorientare i piloti. Il Governo è pronte a cercare di superare questi ostacoli. Il mercato del lavoro ha elementi di disturbo, ma Vitta ribadisce di non fare di ogni erba un fascio e sostiene che molte persone invece possono lavorare grazie alla classe imprenditoriale. Importante è lottare contro quegli imprenditori che si comportano come asteroidi.
Il Ticino è il Cantone in Svizzera dove si controlla di più il mondo del lavoro e va bene che sia così. Bisognerà affrontare il percorso ocn unità di intenti di tutti sfruttando la spinta progettuale che in Ticino ci sono. La rotta è segnata e il Cantone darà il massimo per poter seguire questa rotta senza troppi ostacoli.
Il cantone inietterà prossimamente 40 mio per promuovere l’innovazione e dunque permettere di entrare verso la luna con forte energia in sinergia tra chi fa imprenditoria e chi fa ricerca. Il parco tecnologico del Ticino giocherà un ruolo prioritario per arrivare al successo economico ed imprenditoriale, che conseguentemente permetteranno la creazione di nuovi posti di lavoro. Molti eventi della Camera di Commercio contribuiscono al successo e Vitta fa i complimenti a tutti gli attori imprenditoriali. Il cantone sarà attento e sosterrà tutti i progetti meritevoli e alla fine del viaggio, dall’oblò della navicella vedere il Ticino vincente, innovativo e creativo e questo sarà fantastico e segno che la sfida è stata difficile ma vinta. Il piccolo cantone che sia stato capace di un grande balzo.
L’intervento del presidente della Camera, Glauco Martinetti, è teso a motivare gli imprenditori e denuncia il non dialogo da parte di alcuni che sembra vedano in alcuni casi deplorevoli, la regola. Il presidente rifiuta questi interventi in quanto non veritieri. Gli imprenditori Ticinesi non lasciano che le cose accadono ma le fanno accadere da una citazione di Marchionne.
Pure il direttore Luca Albertoni crede nelle innovazioni e nelle creatività della classe imprenditoriale. Ha citato delle frasi di Kennedy che dà importanza alla fiscalità. Ogni dollaro sottratto alle imposte creerà investimenti e posti di lavoro. Kennedy, icona per la sinistra europea dovrebbe far riflettere i detrattori dell’imprenditoria attuale. Le entrate fiscali sono importantissime per permettere al cantone di operare a favore delle innovazioni. Negli ultimi dieci anni vi è stato un buco fiscale di ca. 100 mio derivante dal fuggi fuggi delle banche, compensato proprio dagli imprenditori che grazie al loro lavoro sono riusciti a compensare le perdite derivanti dagli introiti fiscali delle banche. Parlare dunque di ladri quando va bene gli imprenditori, dà enorme fastidio, in quanto è subdolo e non veritiero. Il Ticino è in sesta posizione in Svizzera. Segno che l’economia generata dagli imprenditori ticinesi è sana e molto competitiva come anche solida. Per cui che la smettano i detrattori di parlare di economia debole. La richiesta di Luca Albertoni è che tutti gli imprenditori siano uniti e continuino a lavorare come sanno fare per il bene di questo nostro Ticino. Un’interpellanza inoltrata al CdS di evitare i doppioni per permettere alla classe degli imprenditori di non perdere tempo nella burocrazia ma di essere efficaci laddove è il loro compito: fare economia e creare posti di lavoro.
Testo e foto di Roberto Bosia/ETiCinforma ETC