Iniziativa parlamentare generica
Permettere anche ad AET di distribuire l’energia a tutti i clienti finali in Ticino e fuori cantone.
Il gruppo dei Verdi chiede la modifica della Legge istituente l’Azienda elettrica ticinese del 25 giugno 1958 e della Legge cantonale sull’energia dell’8 febbraio 1994 per permettere ad AET di operare nel settore della distribuzione senza alcuna restrizione in Ticino e fuori cantone.
Motivazione
Il mercato dell’energia è in rapida evoluzione e si sta preparando a una progressiva liberalizzazione.
Le strutture che hanno funzionato nell’ultimo secolo si rivelano viepiù inadeguate. Anche la separazione dei ruoli tra l’azienda elettrica cantonale e le aziende comunali, una volta netta, oggi non è più tale. Le aziende distributrici oggi sono sempre più attive anche nella produzione, mentre AET è ora attiva nel settore del gas. La liberalizzazione del mercato permette inoltre alle
distributrici di rifornirsi di corrente presso altri produttori attivi fuori cantone.
AET si trova in una posizione difficile in quanto è obbligata per legge a fornire energia a prezzi competitivi, e sempre più bassi, ai distributori. Mentre quest’ultimi, malgrado per anni abbiano beneficiato di prezzi migliori, non hanno nessun vincolo rispetto ad AET e in questi ultimi anni stanno dimostrando una minore fedeltà all’azienda cantonale. In particolare preoccupano le partecipazioni acquisite da AIL presso Repower, cosa che vorrebbero fare anche le AMB.
AET ha pochissimi clienti finali, la maggior parte sono le aziende distributrici (11). L’attuale legge impedisce, infatti, ad AET di distribuire energia a clienti che consumano meno di 20 milioni di kWh/a (grossi consumatori). Ne consegue che anche la perdita di una sola azienda distributrice per AET è un grosso danno.
Nel dicembre 2013 il gruppo dei Verdi ha chiesto al Consiglio di Stato di promuovere un polo energetico cantonale (interrogazione 277.13). Nella risposta del CdS si legge:
Preso atto della mutata situazione di mercato, AET ha sviluppato, rispettivamente è disposta a sviluppare, prodotti e servizi con modalità di approvvigionamento differenziate da offrire ai distributori ticinesi e d’oltralpe. Si tratta di prodotti e servizi adattati alle evoluzioni del mercato energetico e alle crescenti necessità dei distributori allo scopo di contrastare i concorrenti di AET che si affacciano e s’interessano al mercato ticinese.
E ancora:
Innanzitutto giova ricordare che il DFE dal 2009 e ancora nel 2013 ha promosso la discussione con tutti i gestori di rete ticinese. Nel 2013 a due riprese: la prima il 15 gennaio quale presentazione delle modalità di elaborazione dello studio e la seconda 18 aprile a valle di una consultazione per la presentazione dei risultati dello studio.
Il Consiglio di Stato non solo condivide ma sottolinea la necessità di “costruire un polo energetico ticinese forte” che assicuri da un lato l’approvvigionamento elettrico sicuro e competitivo e dall’altro tuteli al massimo gli interessi del Ticino.
Malgrado questa chiara volontà da parte di AET e del Consiglio di Stato, il gruppo dei Verdi continua a non vedere grandi progressi su questo fronte. Anzi le AMB perseverano nella volontà di acquistare partecipazione in Repartner.
Per il gruppo dei Verdi è giunta l’ora di permettere ad AET di operare liberamente sul mercato, convinto che questo obbligherà le aziende distributrici a trovare modalità di collaborazioni con AET. Questo accelererebbe la creazione di un polo energetico ticinese unito e forte.
Francesco Maggi
Per il gruppo dei Verdi