Non e’ stupido quando pensiamo a cosa succede nella nostra società occidentale, cosi’ ricca e opulenta, dove molte cose passano inosservate, o meglio, non vengono ritenute per evitare di trovarsi a dover pensare e capire come la nostra società si fonda su valori sbagliati, appunto patriarcali, malsani e dove sembra che vi sono generi umani piu’ protetti e generi umani che subiscono dei concetti falsi di una società iniqua dove addirittura sembra quasi che chi subisce violenza, sia la causa della sua provocazione. Le cronache sono piene di notizie di gente che subisce violenza, di gente che denuncia le violenze subite, troppo pochi, che passano in ultima pagina, senza che ci tocchi particolarmente. Sembra quasi che la donna sia la provocatrice e colpevole delle violenze che subisce, che quando denuncia, troppe poche volte, deve subire anche i pregiudizi di giudici, avvocati e popolazione, mentre la comprensione va sempre prioritariamente al “povero” uomo, provocato che non ha saputo reagire.
Non parlo solo di violenza fisica, ma di quella sottile violenza verbale, che giornalmente, nei nuclei famigliari si compie, annientando la persona che subisce, colpevolizzandola, rendendola economicamente non indipendente e dunque alla merce’ di uomini senza cuore, di uomini assetati di narcisimo, di uomini profondamente malati.
Il 25 novembre e’ stata la giornata di sensibilizzazione contro la violenza in genere sulla donna, e a parte certi discorsi dovuti, politicamente corretti, fini a se stessi per imbonire quelle persone che non credono neppure a quello che dicono, il problema non si risolve con una giornata di sensibilizzazione, dove i “mostri” hanno sempre via libera e si sentono oltretutto protetti da una giustizia maschilista, patriarcale, che vede nel soggetto donna la colpa di ogni sua violenza subita.
Assistete ad un processo, per esempio in una causa di divorzio, la donna messa per anni all’angolo della casa, annientata economicamente, e non solo, dovrà lottare con armi impari contro il suo “padrone” e perdere alla fine, perch non ha i mezzi anche economici per sostenere la causa, e anche per un sistema giudiziario maschilista e vergognoso che tende a giustificare il “mostro” anziche’ andare a fondo e colpire il soggetto causa di tanto dolore. Basta sentire i commenti ai bar per capire come viviamo ancora in una società che ritiene il genere maschile legittimato a tutto e il genere femminile sottomesso senza alcuna possibilità di giustizia.
Questo stato di cose mi fa personalmente SCHIFO e dobbiamo tutti ribellarci con vigore.