Come ad ogni Derby si comincia a scialacquare fiumi di parole vuote di contenuti, analisi e contro analisi, sentori e umori tanto da dire che sarà poi la favorita, puntualmente smentita dal ghiaccio con i gol fatti e quelli non subiti! Ad Ambri vengono meno Mat D’Agostini e M. Fora, due pedine importanti, che poi significa nulla. Il vivaio di Ambri con la filosofia di un grande Cereda permette di sopperire senza troppo penare queste due assenze. Il concetto è la squadra! Tutti devono dare il massimo, giovani e meno giovani e solo con questa filosofia l’Ambri potrà spuntarla. I leventinesi hanno bisogno di punti ma anche di morale perché dopo sei sconfitte di fila, di cui due evitabilissime, devono invertire la marcia e ricominciare a macinare gioco, gioco e ancora gioco. Di fronte hanno il nemico (sportivamente parlando) di sempre. I cugini Corvi che stanno lentamente uscendo dal loro periodo buio e che una vittoria li rilancerebbe verso posti in classifica più idonei al loro potenziale.
Ma fare un pronostico diventa difficile proprio per le variabili, impercettibili, ma che potrebbero far pendere la bilancia verso gli uni o gli altri.
Una cosa ci aspettiamo finalmente: che il pubblico della Valascia e i tifosi degli ospiti si comportino civilmente, senza violenza verbale e fisica, insomma che con il loro comportamento suggellino la vera festa dello sport. Siamo ahinoi abituati a vedere scene a cui non vorremmo mai assistere, lanci di sassi e pugni dopo la partita e anche l’auspicio di non gettare oggetti in pista, che alla fine penalizza il club di casa con multe importanti in un momento dove i soldi servirebbero a ben altro. Diciamola tutto che proprio il club Leventinese , la dirigenza, è insorta alla proposta di misure severe e preventive contro la violenza, per cui se pensa di avere un impianto tale da poter garantire lo svolgimento della partita senza spettacoli indecenti, lo facciano assumendosi poi interamente le loro responsabilità in caso di escandescenze di tifosi, o presunti tali.
La logica direbbe Lugano vincente, la sensazione darebbe all’Ambri un pelo di vantaggio per l’entusiasmo che portano di solito i giocatori in pista, la realtà dipenderà magari da episodi isolati e dai portiere e il loro stato di grazia.
Importante che sia viva lo sport e sia grande festa popolare per tutti.