Quando si dice Gruyere ecco che il pensiero corre veloce alla Fondue moitié/moitié e subito si evocano serate mitiche al ristorante Chalet oppure altrettanto mitiche al Gruyere Tradition dell’amico Jordan. Ma nel paesino che vi vogliamo raccontare ci siamo arrivati grazie all’invito di Gastro Lugano e del suo presidente Daniele Meli a passare con loro due giorni in questa regione magnifica, dove le vacche al pascolo dettano il ritmo del tempo in un’oasi di verde e di pace. Arrivi a Croc e posteggi in fondo al paesino dove si intravvede la Maison Cailler, il topo dell’immagine Svizzera nel mondo. Organizzatissimi ci accodiamo per un giro esplicativo nel mondo del cacao, materia prima del cioccolato.
Lì comprendiamo ancora una volta come personaggi straordinari hanno creato dei miti, in questo caso dolci, che si sono imposti nel mondo veicolando l’immagine della nostra magnifica Nazione. L’odore di cacao, il museo e poi lo spaccio dove trovi dalla cioccolata classica a quella salata, alle confezioni stravaganti ma sempre con il cacao protagonista. Un centro per le visite frequentatissimo da molti turisti, molti provenienti da paesi come gli Emirati e via dicendo. Ecco come grazie all’iniziativa privata questi paesini che sarebbero stati uno dei tanti, assurgono loro stessi ad emblema di qualcosa ben superiore alla cioccolata stessa; sono un simbolo per una Nazione come la Svizzera che ha fatto dell’eleganza e della qualità il suo castello portante.
Croc, grazie all’oro marrone, è diventata un centro sulla bocca di tutti e un punto dove non si può passare senza una fermata per capire la genialità dei nostri predecessori. A noi il compito di non rovinare tutto questo e di riuscire a mantenere la Svizzera sul gradino più alto di simpatia e di prestigio, perché questo è quello che i signori che ci hanno preceduto di certo vorrebbero.
https://cailler.ch/fr/maison-cailler/la-chocolaterie-suisse/