L’Italia è a casa. Già questa notizia fa notizia. Ma come è uscita? Malamente e dopo la partita fuori-dentro contro i celesti dell’Uruguay persa per 1:0 è iniziata in Italia la tragedia. Tutti contro tutti, accuse incrociate che devastano il calcio della vicina penisola. Vedere poi i cronisti e opinionisti del ”cavolo” quasi piangere per il calcio, è un insulto a quegli italiani che si uccidono perché non riescono ad arrivare a fine mese. E’ drammatico, e qui i colpevoli sono solo i media, come una eliminazione mandi in secondo piano la crisi, la mancanza di lavoro, la overtà, la mala sanità e via dicendo. Non è certo l’immagine di una Nazione che prende a cuore la propria popolazione. Suvvia è solo calcio, suvvia per 50 persone milionarie che continueranno a guadagnare milioni indipendentemente dal mondiale, vi sono 70 milioni di persone in difficoltà. Allora cerchiamo tutti di relativizzare cosa è lo sport e cosa sono i valori della vita. Sportivamente l’Italia a questo mondiale non ci è mai arrivata, un Prandelli assolutamente incapace di gestire la situazione che ha accusato il clima umido e caldo della regione. Ma il clima era uguale per tutti. Poco stile, peccato perhcé l’italia calcistica, storicamente molto forte e signora, merita personaggi di ben altro spessore. Intanto l’Uruguay, se per caso passasse anche gli ottavi rischierebbe di trovarsi nei quarti di fronte al …. Brasile !!!