Ticino Cantone di frontiera
Il Gran Consiglio affossa due strumenti utilissimi per la politica estera cantonale
Per affrontare meglio il problema dei frontalieri e il rapporto con la vicina Italia, il Ticino dovrebbe dotarsi di strumenti politici come un Segretario di Stato per la politica estera e promuovere una Conferenza dei Cantoni di frontiera. Sono proposte inoltrate nel 2016 e nel 2018 dall’UDC tramite Sergio Morisoli e arrivate solo oggi in Gran Consiglio, dove sono state respinte nonostante fossero ancor più necessarie e utili oggi rispetto a otto anni fa.
L’UDC prende atto con rammarico che il Gran Consiglio abbia respinto la mozione “Creazione del Segretariato e della funzione di Segretario di Stato per la politica estera” del 2016, così come quella del 2018 “Politica estera cantonale: creazione della Conferenza dei Cantoni di frontiera”, avanzate entrambe da Sergio Morisoli e firmatari trasversali. Questi strumenti avrebbero potuto conferire al Ticino un certo peso politico di pressione sulla Confederazione, con benefici nelle decisioni in materia di politica migratoria e di mercato del lavoro.
Da una parte, il Segretariato di Stato per la politica estera avrebbe potuto sfruttare proattivamente le “competenze residue” lasciate ai Cantoni dal diritto federale e dalla Costituzione (art. 56 Costituzione e LFPC); e dall’altra la Conferenza dei cantoni di Frontiera sarebbe stata in grado di avere un adeguato peso politico di pressione, e perché no di lobbismo, sulla Confederazione, con benifici nelle decisioni in materia di politica estera, migratoria e di mercato del lavoro.
Dispiace quindi che in un momento molto delicato per il nostro mercato del lavoro, sia Governo che Parlamento rinuncino a sfruttare al meglio gli spazi che il buon federalismo svizzero ci mette a disposizione. Visto il numero notevole di firmatari trasversali delle due mozioni , risulta difficile comprendere, fuori da un’ottica opportunistica, perché i partiti in modo compatto abbiano respinto le proposte che sono più attuali e pertinenti oggi rispetto al momento delle firme.
UDC
Sergio Morisoli,