È alta la preoccupazione per le conseguenze del maltempo che potrebbero ripercuotersi sull’immagine dell’intero Ticino. L’obiettivo è di promuovere una comunicazione coordinata, chiara e positiva. A tale scopo risulta fondamentale la collaborazione con gli operatori locali del settore e con l’ente nazionale Svizzera Turismo.
La prima metà dell’anno è stata difficile per il settore turistico ticinese. Oltre al maltempo che a fine giugno ha duramente colpito l’Alta Vallemaggia causando vittime, danni ingentissimi, problemi di accessibilità e di balneazione nella zona, già in precedenza più fattori hanno influito negativamente sull’attrattiva del nostro territorio. Ci riferiamo in particolare ad aspetti che hanno limitato l’accessibilità del cantone, come la chiusura fin dall’agosto del 2023 del tunnel di base del San Gottardo, alla chiusura temporanea dell’A13 sempre a causa di danni generati dalle abbondanti piogge ma anche ai disagi stradali avvenuti nel Mendrisiotto lo scorso fine settimana. Dalla fine di marzo, Pasqua compresa, seppur con diversi gradi di intensità, il brutto tempo non ha peraltro aiutato a promuovere l’intero settore turistico.
Le prime fasi dopo l’emergenza
Dopo quanto accaduto tra il 29 e il 30 giugno abbiamo sospeso qualsiasi attività promozionale sull’Alta Vallemaggia essendo prioritarie sul posto le attività di ricerca dei dispersi e di ripristino dei servizi essenziali. Si è rivelato fin da subito importante gestire il flusso di informazioni e la richiesta di indicazioni da parte di turisti ma anche operatori del settore ed è quindi stato costituito un gruppo di lavoro sul fronte della comunicazione con l’Organizzazione Turistica Lago Maggiore e Valli. Per tenere aggiornata l’utenza, sulla pagina web ticino.ch è stato inoltre inserito un banner sull’accessibilità e con le informazioni ufficiali che ha ottenuto in cinque giorni oltre 112mila visualizzazioni. La comunicazione si è inoltre concentrata nell’immediato su diversi canali social media.
“…e adesso Ticino”/“Ab ins Tessin”
Ovviamente il nostro obiettivo è quello di riaccogliere i turisti il prima possibile e di scongiurare annullamenti generati da paura o mancanza di informazioni. A partire dal 15 luglio, con i mezzi a nostra disposizione per l’anno in corso lanceremo una campagna con lo slogan “…e adesso Ticino”/“Ab ins Tessin” per ripristinare la fiducia dei turisti, inizialmente senza includere l’Alta Vallemaggia, per poi reintegrarla quando sarà possibile. Anche Svizzera Turismo collaborerà con noi in questa fase. La comunicazione si concentrerà sul mercato svizzero-tedesco ma anche nel sud della Germania attraverso attività che toccheranno i media tradizionali e i social media, con l’intento di mettere in luce la varietà di attività che il nostro Ticino ha da offrire nel corso dell’estate. Particolare enfasi sarà inoltre data al ripristino di attività e di infrastrutture e alla riapertura delle strade.
Non mancano riflessioni e progetti per il medio e il lungo termine. In particolare, a medio termine la stagione autunnale sarà fondamentale per recuperare terreno rispetto ai mesi segnati da una diminuzione dei pernottamenti alberghieri rispetto allo scorso anno. Per l’autunno – anche in considerazione della riapertura della galleria di base del San Gottardo il prossimo 2 settembre – è prevista un’intensificazione della campagna di marketing sui Colori del Ticino, anche in questo caso in collaborazione con Svizzera Turismo.
A lungo termine saranno inevitabilmente importanti anche una diversificazione dei mercati e una promozione del turismo durante tutto l’anno. È stata avviata un’analisi per identificare 2-3 mercati, anche lontani, sui quali investire con focus prioritario, in modo da essere meno dipendenti dalle condizioni meteo e per scongiurare annullamenti last minute.
Per affrontare le sfide presenti e future sarà fondamentale l’unione di intenti tra tutti gli operatori nel mondo turistico. Solo lavorando insieme possiamo superare queste difficoltà e riaccogliere i turisti con l’ospitalità e il calore che contraddistinguono il Ticino.