L’amore per il teatro non può essere insegnato a parole, ma spesso: “Provando si impara…”ad apprezzarne le suggestioni, i colori, i suoni, la poesia. Tutti, specialmente i più giovani, hanno in sé gli “strumenti” per approcciarsi in modo positivo al teatro. Con queste convinzioni l’Associazione Amici del Teatro di Locarno, per il terzo anno consecutivo, promuove una ricca serie d’iniziative per gli studenti delle scuole del locarnese. Un concorso di critica teatrale e diversi spettacoli, uno stimolo per aumentare l’interesse verso questo mondo, spesso poco conosciuto, una sollecitazione a saperne e a capirne sempre di più, alunni e insegnanti insieme. “Sei uno studente? Scrivi una critica teatrale” è lo slogan, che vede protagonisti gli studenti delle scuole superiori del locarnese nelle vesti di giovani critici. Il premio è rivolto ai ragazzi che seguono e recensiscono gli spettacoli di prosa della stagione locarnese 2015/2016. Di volta in volta le recensioni saranno pubblicate sul sito del teatro e sull’edizione cartacea del periodico bimestrale del teatro. In chiusura di stagione le recensioni migliori saranno premiate con una cerimonia al Teatro di Locarno. Gli autori delle recensioni premiate otterranno un abbonamento arcobaleno della Fart, un ipad Apple, abbonamenti e biglietti per la stagione 2016/2017 del Teatro di Locarno. Tutta l’iniziativa prenderà il via con un incontro di preparazione e illustrazione del concorso martedì 10 novembre al Liceo di Locarno con interventi e animazioni a cura di Daniele Oldani giornalista e conduttore di rubriche e programmi alla Rete Uno della Rsi e Paolo Crivellaro direttore artistico del Teatro di Locarno.
Per gli spettatori più giovani, il 9 e 10 novembre al Teatro di Locarno, in orario scolastico, andranno in scena tre repliche – sono attesi 1500 ragazzi – gli Eccentrici Dadarò con PETER PAN, una storia di pochi centimetri e piume, con Davide Visconti, Rossella Rapisarda e Simone Lombardelli. PETER PAN, una storia di pochi centimetri e piume è un sogno o una storia vera, un viaggio oppure no, una storia che racconta dei grandi e dei piccoli: dei grandi che dimenticano e di quelli che cercano di ricordare, di chi ha smesso e di chi continua a guadare le stelle. In scena Arturo, un professore che crede soltanto ai numeri, allergico alla parola fantasia, e Wendy, sua figlia, in fuga per non diventare grande, alla ricerca di Peter Pan, l’eterno bambino fuggito a soli sette giorni di vita. Il palco si trasforma in un’isola di piume leggere, tra bolle di sapone e navi invisibili si può scoprire che diventare grandi non significa dimenticare di aver avuto un giorno le ali.