Il Corona Virus stà letteralmente mandando in tilt il sistema di vita abituale di noi cittadini. Notizie che pervengono dal mondo e dalla vicina Penisola spiazzano anche chi cerca di mantenere il controllo di se stesso e della situazione. Non bisogna panicare e dobbiamo rispettare quelle piccole regole che ci vengono dette dal personale sanitario. Lavarsi spesso le mani, non dare la mano, non abbracciarsi, stare ad un metro di distanza dalle persone, non frequentare luoghi popolosi e chiusi, insomma piccole regole che possono permettere di salvarsi dal contagio e salvare il prossimo. Non pensiamo che il Corona Virus sia una Fake News o sia da prendere sottogamba, no assolutamente. Detto questo, come cittadino mediamente intelligente mi sento incazzato e preso in giro da autorità che non sono libere di decidere come dovrebbero. Sono ostaggio di un mondo economico, delle lobby, che antepongono gli affari alla salute pubblica. Ma è generale, in Italia hanno chiuso tutta la Lombardia, ma i frontalieri possono varcare il nostro confine senza nessuna precauzione. Lo sanno bene i ministri Italiani che il Ticino è il datore di lavoro più importante per il Nord Italia con i suoi quasi 70mila frontalieri che ogni giorno varcano il confine facendo anche danni enormi alla nostra economia, non certo per loro colpa. Di fronte a questo decreto governativo Italiano, il nostro Governo avrebbe avuto la palla in mano per chiudere le frontiere anche ai frontalieri, che provengono dalla zona più contagiata d’Europa!. Nulla di tutto questo, anzi prima della conferenza stampa, ci saranno state, presumo, le solite telefonate con chi conta e qualcuno avrà detto a loro che se chiudono le frontiere, loro, i politici, non avranno più consenso e pseudo vantaggi derivante da questo mondo. Allora è semplice: i politici, quelli che sono stati eletti per garantire il benessere della popolazione, hanno abbassato la testa e dato il “pallino” della decisione all’economia, quell’economia che stà mandando tutto il Ticino a ramengo. Non solo, alcune ditte, pagheranno il pernottamento ai loro cari lavoratori frontalieri, per evitare che vengano bloccati a casa loro. Siamo al paradosso e alla vergogna di una politica incapace di decidere, di fare la voce grossa con i deboli (quanti video ad insegnarci come lavarci le mani!) e la voce debolissima contro i forti. Di questo passo siamo destinati alla povertà perenne. Si, sono Ticinese, lavoratore e incazzato nero verso un sistema che ci fa vergognare. Ma poi quando tutto sarà finito, perché sarà arrivato il caldo e avrà ammazzato il virus, questi stessi signori alzeranno la voce inficcandosi le medaglie del merito di aver sconfitto la pandemia o di cosa si trattava. Ricordiamoci una volta per tutte che il loro atteggiamento, ad oggi stanno mettendo in ginocchio la popolazione a scapito di quell’economia che fa soldi solo con personale non residente e che se un domani qualcosa non funziona, prende le sue aziende a va in altri lidi, fregandosene belle e meglio del Ticino. Peccato!
Cerchiamo noi cittadini di seguire le regole sanitarie individualmente a favore della comunità perché se aspettiamo loro, e non solo il Governo ma tutti i parlamentari e politici, che li senti gridare e sbraitare, ma nulla fanno. Ma si ricordino lor signori parlamentari che anche loro sono stati eletti da noi e dovrebbero trovare tutte le soluzioni per il nostro benessere e non gridare al lupo al lupo solo per far vedere che danno fiato ai loro polmoni per prestigi di partiti e non certo per una coscienza politica e di desiderio di salvare il loro gregge.
Ma ecco le grandi contraddizioni:
nessun evento oltre 150 presenze e in contemporanea un metro di distanza minimo tra le persone (avete visto i banchi del parlamento cantonale!)
La Lombardia è la regione più contagiata dell’Europa, ma alle nostre frontiere i 70mila frontalieri passano senza controlli (autocertificazione, ma fatemi il piacere)
Cinema, palestre, teatri chiusi o aperti con i numeri massimi indicati e distanze di sicurezza minime, nei ristoranti ammucchiate incondizionate
Richieste orario ridotto OR inoltrate dalle grandi aziende, che occupano parecchi frontalieri e ai commercianti piccoli invece nessuno ci pensa?
Scuole aperte senza nessuna precauzione, eventi sportivi a porte chiuse
Calcio minore di confine con tanti giocatori provenienti dalla vicina penisola senza alcun controllo, mentre a casa loro non possono neppure allenarsi
Insomma vorremmo un po’ di chiarezza, trasparenza e coerenza perché in ballo non ci sono i milioni di finanzieri esteri che si sono insediati da noi per fare soldi ma vi è in ballo la salute e la vita stessa di noi Ticinesi, chissà se qualcuno ogni tanto si ricorda….
(ETC/rb)