Sobrio ha sempre creato ostacoli, da anni che si parla di aggregazione, loro di Sobrio si sono sempre opposti per motivi futili e difficilmente sostenibili. Ma se da una parte la democrazia è garantita, questa troppa garanzia ha chiamato i cittadini di Faido e di Sobrio alle Urne, creando costi inutili e ritardi nel processo aggregativo. Il 32 % ca di cittadini di Faido si è comunque opposta e di certo lo ha fatto come ripicca a cittadini di Sobrio, che hanno sempre voluto restare soli, ma che non hanno mai avuto i mezzi economici per gestire il loro paese, tanto che molti servizi erano già commissionati a Faido e a un certo punto lo stesso comune di Sobrio è stato messo sotto tutela del CdS. Da oggi Sobrio non esiste più e la Grande Faido ha chiuso, finalmente, il cerchio e può ragionare territorialmente in un’unica direzione. E’ chiaro che questa aggregazione non risolve la tematica del rilancio di Faido, che sembra sempre più difficile, per una staticità strutturale ed economica dei cittadini stessi, che forse non hanno ancora digerito che economia e rilancio vanno di pari passo con impegno generale da parte di tutti, cittadini compresi. Di positivo che oggi si festeggia la fine di un processo aggregativo della media Leventina. Oggi si dovrà iniziare a pensare ad un unico paese della valle con un nuovo, vincente e più grande progetto comune, Ma per questo forse i tempi non sono ancora maturi.