UN CONCORSO INTERNAZIONALE DI LUNGOMETRAGGI E
LE INIZIATIVE DELL’ OLTRE FESTIVAL DIFFUSE NELLA CITTÀ
LE PRINCIPALI NOVITÀ
Dieci anni e undici giornate di proiezioni, incontri ed eventi: con molto entusiasmo si conclude la coinvolgente e intensa edizione del decennale del FFDUL – Film Festival Diritti Umani Lugano, che si è tenuta dal 19 al 29 ottobre 2023. Si conclude annunciando le date del 2024 che saranno dal 10 al 20 ottobre.
Il festival si conferma un punto di riferimento fondamentale per la riflessione sui Diritti Umani, come ha dimostrato la risposta del pubblico a tutte le proposte dell’edizione.
Un pubblico ampio e consolidato, per un festival passato da 5 a 11 giorni di programmazione; tante le proiezioni che hanno registrato il sold out; un pubblico ampio e trasversale fra cui spicca un incremento di pubblico giovane, anche nelle proiezioni fuori orario scolastico, così come per tutti gli appuntamenti del festival: una chiara risposta all’attenzione che, da sempre, il FFDUL riserva alle nuove generazioni, consapevole della loro centralità nella difesa dei Diritti Umani.
In questi 11 giorni, in breve, hanno dato vita a FFDUL: oltre 60 ospiti nazionali e internazionali, 30 film di cui 13 prime svizzere e 12 prime per la Svizzera Italiana e 96 scolaresche arrivate da tutto il cantone alle proiezioni in orario scolastico, per un festival che ha aggiunto alle abituali sale del Cinema Corso e Cinema Iride, anche il LUX art house di Massagno.
“La decima edizione del FFDUL è stata caratterizzata da un ampio successo di pubblico e di critica. – queste le parole di Roberto Pomari, presidente del FFDUL – Il nuovo format del festival, per la prima volta con il concorso internazionale, ha nuovamente promosso il cinema di impegno per i diritti umani nella sua accezione più pura: storie importanti narrate con limpida linearità. Un modo di fare cinema che richiama in chiave moderna canoni narrativi ed estetici del neorealismo. I dibattiti, le mostre e gli incontri con gli autori hanno potuto beneficiare dell’opportunità offerta dall’iniziativa OLTRE FESTIVAL che ha esteso a vari spazi della città le possibilità di dialogo con il pubblico”
LE PROIEZIONI E GLI OSPITI
Fra i vari film di FFDUL2023 che hanno avuto un forte impatto sul pubblico, ricordiamo i tre film iraniani: 19 e Women’s prison, del Premio Diritti Umani per l’Autore 2023 Manijeh Hekmat, e Endless borders di Abbas Amini. Il giornalista Ahmad Rafat ha moderato molti degli incontri dedicati a questi autori dando al pubblico delle importanti chiavi di lettura sul rapporto tra il cinema e la realtà sociale in un paese complesso come l’Iran. Una grande partecipazione ha accompagnato, infatti, le proiezioni serali, seguite con attenzione e coinvolgimento.
Vogliamo ricordare altri titoli come In the rearview del regista polacco Maciek Hamela, sul valore e sul senso della solidarietà. Mentre Bigger than us (Un mondo insieme) di Flore Vasseur e Another Body di Sophie Compton e Reuben Hamlyn (entrambe sold out) hanno colto, invece, l’interesse dei più giovani. Da una parte il tema dell’ecologia e dall’altra la vita dietro lo schermo, tra diritti e abusi nel mondo digitale. Infine Sconosciuti puri di Mattia Colombo e Valentina Cicogna, che racconta l’impegno della dottoressa Cristina Cattaneo nel riconoscimento di tutti quei morti senza identità, corpi a cui nessuno sa dare un nome.
Fra gli OSPITI che hanno colpito il pubblico, vogliamo ricordare, oltre ai già citati qui sopra, Stefano Collizzolli, co-regista di Trieste è bella di notte, che ha condiviso con gli studenti la sua esperienza con i migranti della rotta balcanica; la regista Katharine Dominicè che, con Lettres ouvertes, ha portato alla luce l’importante tema dell’immigrazione in Svizzera; e ancora il giornalista Paolo Attivissimo e il direttore del think-thank TED Bruno Giussani, intervenuti per parlare dei rischi del web e dei cambiamenti che ha apportato alla nostra società; infine la scrittrice Francesca Coin che, a conclusione della proiezione di After Work, ha raccontato l’influenza delle nuove tecnologie sul nostro futuro.
“È stata per noi un’edizione indimenticabile, ricca di emozioni e di nuovi spunti che ci incoraggiano a continuare. La risposta del pubblico e di tutti coloro che hanno partecipato ci ha davvero sorpresi. – afferma il direttore del FFDUL Antonio Prata – E teniamo a ringraziare tutti di cuore. Rubo una dichiarazione della regista e produttrice Manijeh Hekmat che credo possa racchiudere il senso di quello che abbiamo vissuto in questi dieci giorni di festival: “Dobbiamo imparare ad ascoltare il dolore degli altri” dice la regista a cui quest’anno abbiamo consegnato il Premio Dritti Umani per l’Autore. Il cinema ci permette di avvicinare, di ascoltare anche coloro che sembrano non avere più voce e forza per affrontare le difficoltà. Una delle cose che più ci resterà di questa edizione è proprio la generosità degli ospiti che hanno condiviso con noi soprattutto lo spirito di incontro di questo festival. Dal regista Abbas Amini, al produttore Michael Grotenhoff, a Cristina Cattaneo protagonista del film Sconosciuti Puri, sono stati moltissimi gli ospiti che ci hanno regalato momenti di confronto e amicizia in questa edizione, dentro e fuori dalla sala cinematografica anche con pubblico, staff e i volontari del festival. Spero quindi che questo festival possa rimanere anche in futuro un luogo in cui incontrarsi in uno spazio di riflessione sempre più aperto e condiviso.”
OLTRE FESTIVAL
Il pubblico e la città hanno risposto con attenzione anche alle nuove iniziative di OLTRE FESTIVAL, una serie di attività collaterali che hanno visto il FFDUL espandersi sulla città anche creando opportunità di condivisione in nuovi contesti e in altri luoghi oltre le sale cinematografiche, raggiungendo un pubblico variegato e nuovo. Le varie iniziative hanno dato vita a momenti di incontro, resi possibili anche grazie all’importante collaborazione di molte realtà del territorio. In particolare, si ricorda il Caffè dei Diritti nel quartiere Maghetti, diventato un luogo di dialogo tra ospiti, staff e pubblico del FFDUL e il reading musicale del poeta Fabio Pusterla con l’accompagnamento del musicista Terry Blue. E le mostre all’ Ex Asilo Ciani: l’invito a una riflessione sul razzismo, partendo da una prospettiva personale, della mostra Noi e gli altri: dai pregiudizi al razzismo (adattata dal Musée de l’Homme ed è promossa al FFDUL dalla Repubblica e Cantone Ticino attraverso PIC – Programma di Integrazione Cantonale ) e I AM AI di Fabrizio Intonti, a cura di Leonardo Brogioni, una mostra in cui l’artista sfida l’obiettività dell’Intelligenza Artificiale: nell’installazione una serie di ritratti hanno permesso al pubblico di interrogarsi sulla rappresentazione generata da questi strumenti. Un successo anche queste: oltre 450 persone, fra cui 15 gruppi fra pubblico e scolaresche hanno fruito delle visite guidate.
CONCORSO INTERNAZIONALE FFDUL10
Anche la prima edizione del Concorso internazionale FFDUL10 ha registrato un deciso riscontro da parte del pubblico. Gli otto film proposti, selezionati tra un centinaio di proposte e provenienti da ogni angolo del mondo, sono stati presentati in anteprima svizzera. A quattro delle otto pellicole, sono stati assegnati, sabato 28 ottobre durante la Cerimonia di Premiazione, importanti riconoscimenti: il Premio della Giuria al Miglior Film a When the Seedlings Grow di Rêger Azad Kaya, la Menzione Speciale della Giuria a Total Trust di Jialing Zhang, il Premio ONG (attirbuito nel 2023 da Amnesty International Svizzera) ad Anxious in Beirut di Zakaria Jaber e il Premio del Pubblico (promosso dalla Città di Lugano) a If Only I Could Hibernate di Zoljargal Purevdash.
(Per i media: ulteriori informazioni nel cs dedicato allegato, diffuso il 28.10.23)
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IL FESTIVAL E LE COLLABORAZIONI
Il festival 2023, sempre sotto la direzione di Antonio Prata e la presidenza di Roberto Pomari, e fortemente voluto dalla Fondazione Diritti Umani di Lugano, rappresentata nella organizzazione da Morena Ferrari Gamba, rinnova inoltre le collaborazioni con associazioni e ONG, tra le principali citiamo Amnesty International e Medici Senza Frontiere. Rinnovato anche l’interesse di istituzioni pubbliche e partner privati, fondamentali per la realizzazione del FFDUL.
“Nel decimo anniversario, il Film Festival Diritti Umani, con il Concorso, una programmazione straordinaria, la presenza di protagonisti con un carisma e coraggio senza pari, il grande successo di pubblico, hanno dimostrato di essere una realtà consolidata e necessaria oggi più che mai. – saluta il pubblico del festival Morena Ferrari Gamba, Delegata della Fondazione Diritti Umani al FFDUL – L’angoscia che proviamo di fronte alle violazioni dei diritti umani non può e non deve essere ignorata. Solo attraverso l’azione e l’empatia, noi, cittadini, istituzioni e società civile, possiamo sperare di costruire un mondo in cui ogni individuo possa vivere una vita dignitosa e libera. Con la Fondazione e il FFDUL da dieci anni cerchiamo di suscitare, non compassione, ma empatia attraverso immagini, testimonianze e dibattito. È un invito a vedere il mondo con altri occhi e ‘il proprio volto nel volto dell’altro’: coloro che perdono identità, libertà e speranza di futuro.
Non siamo in pochi e per questo un ringraziamento particolare va a tutto lo staff, agli innumerevoli volontari, agli importanti Partner e ai sostenitori privati, alla Confederazione, al Cantone e al Comune così come alle ONG, agli istituti scolastici, ai media e a tutti i partner tecnici che hanno collaborato con noi e naturalmente al pubblico.”
Il Film Festival Diritti Umani Lugano, inoltre, ha costituito nel 2015 il network nazionale dei Film Festival e Forum sui Diritti Umani, insieme a FIFDH di Ginevra e Human Rights Film Festival Zurich. Oltre confine, il festival collabora con il Festival dei Diritti Umani di Milano. L’edizione 2023 del FFDUL ha consolidato ulteriormente questa rete di festival con la presenza a Lugano, in momenti diversi, dei rappresentanti di tutte le realtà.