Ogni tanto abbiamo l’impressione che qualcuno proprio non capisce nulla di turismo, di eccellenze e di dettagli. Ci vuole poco, ultimamente con le polemiche di eventi dove si offrono vini italiani in Ticino da parte di enti e autorità, con strascichi fino al Gran Consiglio, vediamo ancora alcuune situazioni, dettagli, che denotano poca sensibilità turistica locale dei vari responsabili. Sarà fatto in buona fede, ma con la scusa della buona fede intanto si fanno danni all’immagine del nostro Ticino. Ecco che in un ritrovo di una stazione invernale di montagna del nostro Cantone(non interessa il nome per il mero gusto di morbosa informazione) annuncia nei social che apre il ritrovo e come foto cosa ti mette: una bottiglia di un vino Toscano. Noi ci chiediamo veramente se queste persone sanno cosa significa promuovere il territorio e i prodotti nostrani, che sono le nostre eccellenze, o se invece se ne fregano altamente… considerando poi che queste promozioni sono condivise da direttori di marketing locali. Allora tutte queste stazioni di montagna e non solo, ricevono soldi pubblici e per cui hanno il dovere di promuovere o osservare che nelle promozioni della enogastronomia bisogna che siano i prodotti locali ad avere la priorità. Oppure smettiamola di fare i buonisti fregandocene del turismo ma almeno diciamolo chiaro e tondo. I soldi pubblici a promuovere prodotti esteri…. Forse siamo noi antiquati e non capiamo nulla ….