Bisogna mettere a posto le finanze dello Stato e invece di guardarsi dentro si cerca di risparmiare in malo modo e con una mannaia si attaccano le valli. Si vocifera, ma non è solo una voce, che Preture e Uffici di esecuzioni dovrebbero chiudere nelle valli per essere centralizzati. Poi sarannno le turorie, le polizie e via di questo passo. Abitare in valle diventerà stare in campagna senza servizi. Nell’era della tecnologia, fa ridere, o meglio piangere questa politica dei tagli senza alcuna logica. Il procedimento dovrebbe essere inverso e dovrebbe essere un compito dello Stato creare uguali opportunità lavorative sul territorio. Così non è e allora invece di guardarsi dentro e rivedere certi stipendi e certi servizi che non funzionano, o di finanziare fondazioni varie a gogo sul Ticino senza averne il controllo esatto dei movimenti finanziari, ecco che i nostri Governanti non trovano di meglio che toccare i pochi servizi rimasti nelle valli. Naturalmente poi si aumenteranno gli oneri finanziari ai comune, o vista dall’altra parte si diminuiranno i finanziamenti cantonali ai Comuni, per aumentare le tasse alla popolazione. E’ così che si vuole risolvere il problema finanziario dello Stato! Pensiamo che questo sistema di intervenire sui conti sia completamente sbagliato e sommario. Dopo 20 anni che si parla di ristrutturazione dello Stato siamo di nuovo con soluzioni che penalizzano la già penalizzata gente delel valli. E dire che abbiamo avuto e abbiamo dei Consiglieri di Stato che abitano in valle e dei Gran Consiglieri vallerani …. Inutile, tutto inutile !!!
Che allora ci dicano apertamente che delle valli, salvo durante il mese della campagna elettorale, non gliene importa nulla a nessuno !!! Almeno sarebbero chiari e trasparenti. (ETC/rb)