Lugano e Ticino primi nei rispettivi campionati nazionali e 7 SIRS capaci di battere Francia e Italia.
E’ un periodo di grandi soddisfazioni per il rugby ticinese. Il Rugby Lugano, alla sua seconda stagione in LNA, è attualmente primo avendo vinto tutti e tre gli incontri disputati, battendo all’esordio i campioni in carica del GC Zurigo . Primo, nel campionato di LNC-Est, pure il Rugby Club Ticino, anche in questo caso grazie a tre vittorie in altrettante partite. La seconda squadra del Rugby Lugano, iscritta al campionato di 1a Lega, ha a sua volta esordito domenica scorsa battendo il Berna in casa. Infine i 7 Sirs, squadra ad invito con sede nel luganese, che quest’estate ha raccolto successi importanti battendo, tra gli altri, le Nazionali di Italia e Francia (quest’ultima si è appena laureata Campione d’Europa) e sfidando in finale, al RomaSeven, il fortissimo Sudafrica.
“In effetti i risultati di questi ultimi mesi sono veramente gratificanti” esordisce Tiziano Galli, neopresidente dell’ARSI, l’Associazione Rugby Svizzera Italiana cui aderiscono tutti i club presenti nel nostro Cantone. “Rugby Lugano, Ticino e 7 Sirs hanno inanellato una serie di prestazioni straordinarie, speriamo naturalmente di poter continuare su questa strada”. Ma il rugby ticinese non si limita a questo, c’è anche tutto un settore minirugby – giovanile, ambito in cui, oltre alle squadre citate, è attivo oramai da diversi anni anche il Rugby Club Castori con sede a Cureglia. “Il rugby è uno sport educativo fantastico, trasmette dei valori importanti come rispetto, sacrificio, cameratismo e determinazione” spiega ancora Galli. “Visti anche gli eccellenti risultati delle nostre prime squadre speriamo vivamente di poter attirare bambini e giovani e provare il nostro sport, che probabilmente, essendo ancora poco conosciuto da noi, soffre di alcuni pregiudizi.“ E’ infatti importante capire che pur essendo il rugby una disciplina di contatto, a livello giovanile, presenta dinamiche del tutto simili a quelle di altri sport. “In fondo correre con un pallone mentre altri cercano di rubartelo è la cosa più naturale e istintiva che ci possa essere per un bambino, per questo si divertono un sacco e nel contempo apprendono valori etici che vanno al di la dell’attività agonistica.” Che poi, divertendosi, si possano raggiungere anche delle importanti soddisfazioni personali non è escluso, anzi. Ne sono una prova lampante i diversi ragazzi delle giovanili ticinesi che fanno parte delle selezioni rossocrociate “e che ci riempiono di orgoglio” conclude Galli.
Chiunque è quindi inviato a provare, a cimentarsi con la palla ovale, ragazzi e ragazze, le possibilità nel nostro Cantone non mancano (vedi tabella). Come disse una volta Jean Pierre Rives, capitano della nazionale transalpina tra la fine degli anni settanta e i primi anni ottanta, divenuto nel frattempo un rinomato scultore, “il rugby è uno sport che permette ai bambini di diventare degli adulti e agli adulti di restare bambini”. Provare per credere.
FOTO: Quando il pilone incontra il bambino (in occasione di “Sportissima”)