Signora Consigliera comunale,
La sporadica attività del tiro a volo a Pedrinate risale alla prima metà del secolo scorso.
L’area in cui si organizzano i tiri a volo di Pedrinate, a differenza ad esempio del poligono della Rovagina, nel frattempo risanato nel 2000, non figura nel catasto cantonale dei siti inquinati, per cui non ne derivano, né obbligo d’indagine, né tanto meno di risanamento, a’ sensi della legislazione ambientale vigente.
Strutture in cui si spara per pochi giorni all’anno non raggiungono inoltre i limiti prescritti dall’ordinanza federale sull’inquinamento fonico. Vi sono infatti diversi impianti in Ticino ad utilizzo saltuario, tutti caratterizzati dall’assenza di misure anti-rumore.
Si aggiunge inoltre che negli ultimi decenni si è assistito ad un’evoluzione anche nella composizione della munizione dal punto di vista ecologico, nel senso che molti tipi di munizione sono privi di piombo o hanno accorgimenti atti ad impedire che il piombo inquini il terreno.
Proprio a dimostrazione della saltuarietà con cui si utilizza lo stand di tiro di Pedrinate, in data 15 dicembre 1993 il Consiglio di Stato, nel contesto di una procedura di Piano regolatore, ha approvato la normativa sui contenuti naturalistici del piano del paesaggio per la protezione dell’avifauna nella zona sottostante il pendio rivolto a Seseglio, avendo trovato i volatili condizioni ideali per la riproduzione di specie rare e protette.
Da allora, sussiste un accordo tra il Municipio e la Società cacciatori Chiasso e dintorni sull’uso dello stand di tiro di Pedrinate, nel senso che lo stesso è consentito solo al di fuori del periodo di nidificazione, ossia a contare dalla fine di maggio sino a dicembre.
Resta inteso che l’utilizzo della struttura per la pratica del tiro a volo dev’essere saltuario e limitato ad alcune giornate durante l’intero anno.
Solitamente, nel recente passato avevano luogo due – tre manifestazioni in un anno.
Unicamente nel 2014 sono state programmate 6 giornate, che a causa delle condizioni meteorologiche avverse hanno potuto essere svolte per metà.
Il Municipio ritiene che il numero massimo di giornate di tiro per anno non debba superare quello di 5 o 6 e non ne concederà di ulteriori.
Voglia gradire, signora Consigliera comunale, l’espressione della nostra stima.