Reclamo urgente contro una tassa illegale, di Giorgio Ghiringhelli
Lodevole Municipio di Bellinzona,
lo scorso 3 maggio ho chiesto di prolungare dal 1. giugno al 31 agosto l’autorizzazione a raccogliere firme con una bancarella al mercato di Bellinzona a favore sia dell’iniziativa federale contro la dissimulazione del volto in pubblico e sia del referendum federale intitolato “No alla riduzione di metà dell’esercito”. (vedi allegato)
Oggi ho ricevuto la risposta dalla Polizia comunale di Bellinzona, che su delega del Municipio emette le decisioni concernenti le richieste per raccolte di firme . (vedi allegato).
Con mia grande sorpresa la Polizia mi ha scritto che riceverò una fattura di 10 franchi quale tassa di cancelleria. Vorrei far presente che in base alla Legge sull’esercizio dei diritti politici (art. 121 cpv 4) l’uso del suolo pubblico per la raccolta di firme, come pure il rilascio della necessaria autorizzazione, “sono esentati da qualsiasi emolumento”.
Non è mia intenzione spendere i soldi di una raccomandata per inoltrare questo reclamo contro una decisione chiaramente illegale. Però vi informo che se entro sabato 14 maggio non riceverò una decisione formale del Municipio che annulli questa tassa, e considerato che in questo periodo non ho tempo di occuparmene io direttamente, darò incarico a un avvocato di occuparsi della questione e di presentare un reclamo formale, e a quel momento il Comune di Bellinzona dovrà pagare i ripetibili anche se dovesse poi annullare tale tassa.
Inoltre faccio presente che la Polizia comunale ha fatto un po’ di confusione, rilasciandomi l’autorizzazione (che non avevo chiesto) a raccogliere firme a favore dell’iniziativa sulla legittima difesa (che per il periodo richiesto sarà già scaduta, visto che il termine di consegna delle firme scadrà il 31 maggio) e dimenticandosi invece di rilasciare l’autorizzazione a raccogliere firme a favore del referendum contro il dimezzamento dell’esercito.
Errare è umano ma perseverare è diabolico
Colgo l’occasione per invitare il Municipio a togliere la delega alla Polizia comunale in materia di autorizzazioni a raccogliere firme sul suolo pubblico, e di affidare tale compito al servizio giuridico del Comune . Difatti sono arcistufo di perdere tempo in ricorsi e reclami contro decisioni emesse da persone incompetenti, che fanno solo perdere tempo a chi richiede le autorizzazioni e che fanno fare figuracce al Municipio e al Comune di Bellinzona.
Vorrei infatti ricordare che negli ultimi quattro anni sono già stati presentati ben tre ricorsi (due dal sottoscritto e uno dal sig. Alberto Siccardi) contro decisioni della Polizia che non autorizzavano la raccolta di firme con una bancarella nell’ambito del mercato. La prima volta il Consiglio di Stato accolse il ricorso contro una decisione che era incostituzionale . Le due volte successive intervenne direttamente il Municipio a modificare la decisione della Polizia prima che il Consiglio di Stato emettesse una decisione, ed evitando di pagare dei ripetibili solo perché tali ricorsi erano stati redatti dal sottoscritto e non da un avvocato.
Come si suol dire “errare à umano , ma perseverare è diabolico” , per cui a questo punto invio copia di questo scritto non solo alla Sezione enti locali ( con l’invito di intervenire d’ufficio per mettere fine a questo malandazzo a danno di incolpevoli cittadini ) ma pure alla stampa, perché è giusto che tutti sappiano che non si devono pagare tasse di qualsiasi tipo per la raccolta di firme ed è giusto che le ripetute incompetenze di un determinato servizio vengano segnalate alla popolazione.