Dinamismo, alta qualità e legame con il territorio: le parole chiave del sistema vitivinicolo Garda DOC
La splendida Dogana Veneta di Lazise, in provincia di Verona, accoglie il Convegno promosso dal Consorzio Garda DOC, realizzato nell’ambito dell’evento “Garda Wine Stories” grazie al quale oltre 30 giornalisti internazionali e nazionali sono accolti nel territorio gardesano.
Il Presidente del Consorzio, Paolo Fiorini, ha aperto la giornata con i saluti istituzionali. Si sono poi alternati due interventi densi di contenuti, testimoniando l’importanza e la vitalità dei vini Garda DOC nel panorama enologico contemporaneo.
In primis è intervenuto Eugenio Pomarici del Centro per la Ricerca in Viticoltura ed Enologia degli Studi di Padova con l’approfondimento: “Garda DOC, la forza di un sistema d’area integrato e innovativo – situazione competitiva, opportunità minacce e proposta di elementi strategici per l’evoluzione dell’offerta Garda”.
Lo studio ha evidenziato il dinamismo e il potenziale del sistema vitivinicolo Garda DOC, sottolineando come questa Denominazione si sia affermata efficacemente sia sul mercato nazionale che internazionale.
Pomarici ha messo in luce l’espansione significativa dell’area coltivata e del numero di viticoltori, che testimonia una crescita quantitativa notevole: +46% dal 2017, con una produzione che ha superato i 410.000 quintali di uva nel 2023. Inoltre, è stata evidenziata l’importante capacità di innovazione e diversificazione del Garda DOC, con una vasta gamma di vini che rispondono alle diverse esigenze del consumatore moderno, evidenziando un aumento impressionante del numero di bottiglie prodotte, che è passato da 6,1 a 18,6 milioni in sei anni.
Il focus ha inoltre sottolineato la forza del brand “Garda”, che evoca immediatamente la bellezza e le caratteristiche uniche del lago di Garda, contribuendo così a una percezione positiva dei vini Garda DOC, soprattutto in Europa centrale. Tuttavia, ha anche messo in rilievo alcune sfide, come la mancanza di specificità distintiva della denominazione, che rende necessaria una maggiore focalizzazione sulle varietà Chardonnay e Pinot Grigio anche per un posizionamento più alto nel mercato.
La strategia proposta per superare queste sfide include l’intensificazione delle attività di promozione e valorizzazione da parte del Consorzio, la collaborazione con il turismo locale e la creazione di una rete tra produttori e operatori turistici, che possa rafforzare l’immagine del vino legato al territorio del lago di Garda.
In conclusione, l’intervento di Pomarici riflette una visione chiara della strada da percorrere per il Garda DOC: valorizzare le sue potenzialità attraverso una maggiore coesione e un’identità più definita, approfittando delle opportunità offerte dal contesto turistico e dalla qualità intrinseca dei suoi vini, per affrontare e superare le sfide del mercato globale.
Il secondo intervento della giornata ha visto invece come relatore Angelo Zago, del Dipartimento Scienze Economiche dell’Università di Verona che ha presentato un’analisi approfondita sull’interesse verso i vini Garda DOC basata su ricerche effettuate su Google. Il progetto di ricerca, finanziato dal CT Garda Doc, esplora come utenti di vari Paesi europei e alcune regioni italiane ricercano termini legati ai vini veronesi, in particolare quelli del Garda DOC. I risultati mostrano che “Garda” è il termine più ricercato tra le principali Denominazioni veronesi, con un notevole interesse proveniente da Germania, Austria e Olanda, oltre che dalle regioni italiane di Trentino Alto-Adige e Lombardia.
Inoltre, l’analisi evidenzia che nelle categorie specifiche delle “bevande alcoliche”, Paesi come Austria, Germania e Inghilterra mostrano il maggiore interesse verso i vini Garda DOC. Questo interesse è particolarmente forte anche nelle regioni italiane menzionate, dove Garda supera altre denominazioni come Valpolicella e Lugana. Il progetto intende proseguire esplorando il ruolo del turismo nello stimolare ulteriormente l’interesse per questi vini e valutare lo sviluppo di strumenti predittivi che aiutino a concentrare le attività promozionali nelle aree di maggiore interesse.
“Questi interventi – chiude il Presidente Fiorini – non solo confermano la popolarità dei vini Garda DOC a livello nazionale e internazionale, ma offrono anche fondamentali spunti per future strategie di marketing e promozione, al fine di valorizzare in modo crescente e sinergico il legame tra il territorio del Garda e il suo prestigioso prodotto vinicolo.”
IL CONSORZIO GARDA DOC
Un territorio collinare dalle caratteristiche paesaggistiche uniche, tra Lombardia e Veneto, protetto dalle montagne e affacciato sul bacino più grande d’Italia: qui, tra le province di Brescia, Mantova e Verona, sorge la DOC Garda, un’area di produzione vitivinicola in cui le speciali condizioni climatiche hanno plasmato nel tempo le qualità delle diverse specie di uva che vi crescono e, tuttora, ne determinano le peculiarità. Riconosciuta per la prima volta nel 1996 con lo scopo di valorizzare i vini varietali prodotti nelle 10 storiche zone di produzione dell’area gardesana, la DOC Garda è una denominazione guidata da un forte spirito di innovazione, in grado, negli anni, di evolversi in base alle esigenze dei consumatori, pur rispettando un prodotto che qui ha origini antichissime. Ottenuto il riconoscimento ministeriale nel 2015 e operante erga omnes dal 2016, oggi il Consorzio Garda Doc rappresenta 250 produttori “da uva a bottiglia” della denominazione, dando voce e promuovendo una fra le più preziose eccellenze enogastronomiche d’Italia.
Noi di ETC felici di aver partecipato a questa tre giorni di presentazioni delle eccellenze del Garda Doc