1. Introduzione generale
Con la presente l’Associazione per un Piano di Magadino a misura d‘uomo (APM), come già fatto per la precedente versione, prende posizione e sottopone le proprie osservazioni e richieste in merito al programma d’agglomerato del Locarnese messo recentemente in consultazione.
Essendo l’APM un’Associazione orientata alla tutela del territorio del Piano di Magadino e di conseguenza anche agli aspetti che ne riguardano la pianificazione, ci siamo focalizzati essenzialmente sul tema della mobilità pubblica e lenta del comparto per il quale svolgiamo le nostre attività associative.
Come già segnalato nella presa di posizione sul precedente PALoc del 30.10.2011 la mobilità tramite il trasporto pubblico è, come evidenziato anche dallo studio in consultazione, in molti aspetti carente: sono citati come esempi il mancato o scarso rispetto delle coincidenze nei punti di interscambio bus ‐ TiLo, la carenza o inesistenza del servizio nelle ore serali e notturne e le ubicazioni poco felici delle fermate. In particolare il trasporto su gomma, negli orari di punta è da considerasi particolarmente carente in quanto troppo condizionato dal traffico privato. Fa eccezione il servizio ferroviario TiLo, costantemente sviluppato e migliorato negli ultimi anni. Con l’apertura della galleria di base AlpTransit del Ceneri, il TiLo diventerà un vero e proprio sevizio metropolitano (S‐Bahn) per tutto il Cantone. Da parte nostra riteniamo che è sull’offerta dei servizi TiLo che si dovrà puntare e investire prioritariamente in futuro. Questo anche per contrastare il sempre più congestionato traffico stradale privato.
L’apertura imminente del tunnel di base del Gottardo e in seguito di quello del Monte Ceneri rappresenterà inoltre una svolta storica per i collegamenti sia verso il nord delle Alpi, sia verso il sud del Ticino e l’Italia. A questa importante evoluzione devono poter partecipare anche i residenti e gli operatori economico‐commerciali del Piano di Magadino. E’ quindi essenziale che sia organizzata un’offerta di servizi di trasporto pubblico la più capillare possibile da e per le zone periferiche verso i nodi di collegamento AlpTransit. Per gli utenti della zona del Piano di Magadino che si spostano verso il nord del Ticino, della Svizzera o dell’Europa, il polo di riferimento è quello di Bellinzona. Per gli spostamenti verso il sud del Ceneri invece tutte le fermate TiLo saranno,
grazie alla bretella di Camorino, un punto di accesso verso il polo AlpTransit di Lugano, e quindi verso l’Italia.
Sarà quindi estremamente importante che la linea TiLo fra Locarno e Bellinzona, rispettivamente Locarno e Lugano sia considerata per la mobilità collettiva come in servizio tipo S‐Bahn, con fermate frequenti sia per servire le zone abitate, sia per quelle industriali/commerciali, e scolastiche presenti sul piano di Magadino.
Da parte nostra riteniamo che in questa nuova situazione in cui verrà a trovarsi il Piano di Magadino nella fase “dopo AlpTransit”, sia essenziale eseguire, nel contesto generale dei due piani d’agglomerato PABel e PALoc, uno studio per l’insediamento delle fermate TiLo che consideri l’effettivo potenziale dell’utenza per ogni zona di riferimento. Solo in questo modo si potrà garantire in futuro l’offerta di un servizio pubblico d’eccellenza ai cittadini residenti, ai visitatori del Parco del Piano di Magadino e agli operatori economici/commerciali.
Concludendo, riteniamo che la realizzazione di AlpTransit, l’istituzione del Parco del PdM e la realizzazione di valide infrastrutture per la mobilità pubblica e lenta, siano un’occasione unica e irripetibile per concepire e realizzare un’offerta di servizi di trasporto sano, attrattivo e lungimirante, in grado quindi di fungere da alternativa alla continua importante crescita del traffico privato degli scorsi anni.
2. Trasporto pubblico – Mobilità collettiva
Esaminando il piano delle misure previste in merito al capitolo in esame costatiamo che non sono previste, oltre a quella di Minusio, nessuna ulteriore fermata TiLo nel comprensorio locarnese del Piano di Magadino. Unicamente nei grafici di pagina 94 del Rapporto esplicativo è stata inserita una fermata tratteggiata denominata “Gerra Piano Gerre di sotto”.
Questo malgrado la nostra precedente richiesta, e le varie sollecitazioni fatte dal Comune di Cugnasco‐Gerra, per inserire una fermata supplementare in zona “Gerre di Sotto‐Pizzante” per servire meglio gli abitanti della zona. Ricordiamo che nel 2008 1’335 cittadini avevano firmato una petizione al Consiglio di Stato per chiedeva il mantenimento dell’ex‐fermata di Riazzino‐Cugnasco, oltre a quella nuova di Riazzino. La zona in questione, con una popolazione residente di ca. 4’000 abitanti, sta avendo un forte sviluppo edificatorio. Inoltre a Gerra Piano si trova il Centro Professionale e Sociale frequentato giornalmente da molte persone (insegnanti e allievi) in provenienza da tutto il Cantone. La nuova fermata potrebbe inoltre in futuro fungere da punto d’accesso ovest del Parco del PdM in fase di costituzione.
Un’ulteriore fermata TiLo potrebbe essere ubicata in zona Cadepezzo‐Contone sulla linea Cadenazzo – Gambarogno – Luino.
Per quanto riguarda gli investimenti necessari per le nuove fermate siamo dell’avviso che questi debbano essere riconsiderati prevedendo, sul modello S‐Bahn, delle fermate più semplici,
funzionali e a misura d’uomo, sempre comunque nel rispetto delle misure di sicurezza e di accessibilità richieste dal servizio ferroviario.
Auspichiamo inoltre che sia eseguito uno studio globale per definire l’insediamento ottimale delle fermate S‐Bahn/TiLo per tutto il comprensorio del Piano di Magadino e del Gambarogno.
3. Mobilità lenta
Senza aver approfondito i dettagli di tutte le misure proposte per migliorare i percorsi e le infrastrutture, apprezziamo in particolare quanto proposto per la messa in sicurezza di situazioni di pericolo.
Per quanto concerne il comprensorio del Piano di Magadino auspichiamo la realizzazione delle ciclopiste con le due passerelle pedonali‐ciclabili sul Ticino già previste nell’ambito del PUC per il Parco del PdM.
Chiediamo però che siano capovolte le priorità di realizzazione, ritenendo che quella in zona “Monda‐Gerre di sotto”, essendo anche la Via storica di attraversamento del Piano, sia strategicamente meglio posizionata e di più semplice realizzazione, essendo in vicinanza del ponte ferroviario.