Prosegue la 67a edizione del Festival del Film Locarno, ormai quasi giunta al termine.
La sera del 13 Agosto, è stato premiato con il Pardo alla Carriera, il regista Victor Erice.
Il cineasta non è tra i piu’ prolifici, ma ogni suo film ha riscosso buon successo, da El espíritu de la colmena a El sur fino al film cult Lo spirito dell’alveare.
La sera del 14 Agosto, è stata invece la volta di Garrett Brown di ricevere il Vision Award.
Brown, operatore cinematografico, ha il merito di aver inventato la Steadicam, un sistema di ripresa che permette le riprese in movimento senza scossosi. Uno dei piu’ celebri film nel quale venne impiegato, fu “Rocky”.
La serata del 14 ha anche visto qualche sorpresa: annullata la presenza di Polanski per i già noti motivi; è stato però inserito nella programmazione un film in omaggio dello scomparso Robin Williams. Ad omaggiarne commossa la memoria in piazza, l’attrice Connie Nielsen. Parole spese da Carlo Chatrian anche in memoria di Lauren Bacall, a sua volta scomparsa in questi giorni.
Nel pomeriggio, anche la presentazione del film per I film delle giurie: Pardi di domani, con RUTGER HAUER: “LA LEGGENDA DEL SANTO BEVITORE”.
Le recensioni
Concorso Cineasti del presente.
THEY CHASED ME THROUGH ARIZONA, regia di Matthias Huser
Svizzera/Polonia 2014, Colore.
Leonard è un maturo tecnico telefonico incaricato di smantellare tutte le cabine telefoniche della regione: i satellitari e il digitale ormai hanno preso il sopravvento e un’era si chiude. Nei suoi lunghi spostamenti di distretto in distretto, lo accompagna Ben. Quest’ultimo ha un passato di criminalità e sta cercando di ridare un senso alla propria vita. Entrambi accompagnano questo periodo leggendo un libro e cercando nelle sue pagine, parole guida. La caccia all’oro ha ancora senso? Intanto anche il matrimonio di Leonard sta languendo… Una gran tristezza avvolge i personaggi…
Proiezione in Piazza Grande.
PRIMA MONDIALE.
SCHWEIZER HELDEN, regia Peter Luisi
Svizzera 2014, Colore.
Sabine è una donna sulla cinquantina, appena separata dal marito. Alla famiglia aveva sacrificato tutto: studi, passioni, libertà…. Anche la figlia ormai ha preso la sua strada e Sabine si sente irrisolta: le sembra che mai nessuno abbia creduto lei abbia alcuna capacità. Per questo, bussa alla porta del centro asilanti della sua regione: vuole proporsi come animatrice. Non è semplice senza formazione alcuna, ma riesce a convincere il direttore. Verrà a contatto con storie disperate, crisi esistenziali e amori giovanili che nascono per sentirsi vivi. Assisterà a piu’ di un rimpatrio forzato, di chi si è visto rifiutare la domanda. La storia è a tratti amara, con Sabine che interroga se stessa se in fondo non lo faccia solo per sé. Mentre decidono, nel canzonamento del paese, di mettere in scena “Guglielmo Tell” e la prima si avvicina; nelle parole del testo, gli immigrati trovano il senso del loro bisogno di restare uniti.
Non è concesso un lieto fine e la scelta finale di alcuni di loro, ci fa riflettere…
Concorso Cineasti del presente.
PRIMA MONDIALE.
LELAKI HARAPAN DUNIA, regia di Liew Seng Tat
Malesya/Paesi Bassi/Germania 2014, Colore.
In un villaggio la vita trascorre come ogni giorno. Il leader del partito di testa tiene i suoi discorsi, un giovane scapestrato viene ripreso e allontanato dai bambini e ci si impegna a spostare, a spalla, una casa da una zona all’altra.
Proprio in questa casa senza fondamenta, abbandonata nella foresta, una notte troverà rifugio un clandestino africano, appena fuggito dai controlli alla frontiera.
Il giovane fa il bagno nel fiume e mangia i pesciolini pescati con le mani. Tutto sommato, si sente felice e libero.
A vederlo una notte, mentre vi si aggira, sarà proprio lo scapestrato perennemente sotto effetto si droghe: arriverà di corsa al villaggio, dicendo di aver visto un fantasma… Man mano che alcuni accadimenti casuali si verificano, l’atmosfera al villaggio si surriscalda…
Concorso internazionale.
PRIMA MONDIALE.
NUITS BLANCHES SUR LA JETéE, regia di Paul Vecchiali
Francia 2014, Colore.
Un giovane insegnante dopo la laurea si prende un anno sabbatico e parte per un’altra città. Ogni notte, passeggia sul molo del porto di questa città. Farà un curioso incontro: una donna come lui vaga solitaria su quel molo battuto dal vento invernale, aspettando qualcuno tutte le notti, un po’ a mo’ de “La donna del tenente francese”. I dialoghi stessi, benché l’ambientazione sia ai giorni nostri, riportano ad un’epoca passata. I due infatti entrano in confidenza e lei gli racconta di attendere una amante che teme l’abbia abbandonata.
Tra una conversazione e l’altra, notte dopo notte, i due si aprono e mettono a nudo le rispettive fragilità e dolori. Lui finirà per innamorarsi di questa donna spesso in lacrime e lei pare ricambiare, fino a… Siamo davvero sinceri nelle nostre dichiarazioni?
Open Doors.
SHIRLEY ADAMS, regia di Olivier Hermanus
Sud Africa/USA/GB 2009, Colore.
Shirley è una donna matura contro la quale il destino si è accanito: l’unico figlio adolescente, bravo e studente modello, un giorno viene colpito alla nuca in una sparatoria di quartiere e resta gravemente disabile. Il marito li abbandona; e Shirley si ritrova senza soldi e senza lavoro a vivere della carità cristiana del quartiere. Cerca di aiutarli una giovane fisioterapista mandata dai servizi sociali, ma per Toni abituarsi all’immobilità non è semplice… In uno dei pochi momenti sereni, durante una cena con gli amici, il giovane sembra osservarli uno ad uno, mentre ridono di piccolezze e sembrano divertirsi. In realtà, sta prendendo la sua decisione.
Un giorno, mentre stende il bucato, Shirley ha un presentimento….
La vita continua, a dispetto di tutto, e il mare è sempre là…
Proiezione in Piazza Grande.
PRIMA MONDIALE, Opera prima.
PAUSE, regia di Matthieu Urfer
Svizzera 2014, Colore
Sami è un giovane disimpegnato. Suona e canta non male, ma non fa nulla per concertizzare la sua passione. La sua ragazza invece si barcamena per trovare una soluzione per il futuro e perde la pazienza, davanti alla svogliatezza e ai pasticci del fidanzato, che finirà per mollare.
Sami si trasferisce cosi’ dall’anziano amico, che vive in una casa per anziani, Fernand, anche lui con un passato di musica e forse l’unico, a credere nell qualità di Sami.
Comincerà cosi’ a spronarlo su piu’ fronti, fino a quando il giovane non riconquisterà l’amore della sua ragazza…. Non senza qualche “incidente” di percorso…
Proiezione in Piazza Grande.
OMAGGIO ALLA MEMORIA DI ROBIN WILLIAMS.
Dal concorso internazionale del 2002.
ONE HOUR PHOTO, regia Mark Romanek
USA 2002, Colore.
Con Robin Williams.
Sy è un maturo tecnico allo sviluppo di pellicole fotografiche in un centro commerciale.
Molto solo, attraverso le foto che sviluppa, apprende dettagli delle vite altrui. In questo modo, timidamente, cerca di avvicinarsi alle persone e di scambiare due parole. Qualche volta trova riscontro ai suoi approcci, qualche volta viene trattato con indifferenza e fastidio.
Le giornate trascorrono tutte uguali, fino a quando il direttore non si accorge della sua mania di trattenere le copie delle foto per lui piu’ belle, per potersele guardare a casa e sognare ad occhi aperti. Sy viene licenziato e in un crescendo di rabbia e di senso di ingiustizia, finisce per prendersela con chi, secondo lui, tradendo la fiducia di chi lo ama, non dimostra di tenere alla propria gran fortuna di avere una famiglia… Apologia sull’origine del male dentro le persone.
La foto gallery del 13 e del 14 Agosto:
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Articolo e foto di Monica Mazzei
Addetta stampa eventi
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