Titolo: Condanna dello sterminio sistematico delle minoranze religiose da parte dell’ISIS
Proposta:
Il Consiglio federale è invitato a valutare l’opportunità di riprendere e condividere nella forma ritenuta più adeguata la risoluzione del 27 gennaio 2016 del Parlamento europeo sullo sterminio sistematico delle minoranze religiose da parte dell’ISIS (2016/2529(RSP)). In questo atto si ritiene che “siano stati forniti elementi di prova sufficienti da parte delle Nazioni Unite e dei relativi organi, di diversi Stati membri delle Nazioni Unite, delle organizzazioni per la difesa dei diritti umani e dei mezzi di comunicazione, che consentono di concludere ragionevolmente che l’ISIS commette o tenta di commettere crimini di guerra, crimini contro l’umanità e genocidio nei confronti di cristiani (caldei, assiri, siriaci, melchiti, armeni), yazidi, turcomanni, shabak, sabei-mandei, kakai, curdi, sciiti, sunniti moderati e non credenti”. Occorre condannare fermamente le gravi e sistematiche discriminazioni cui sono sottoposte le minoranze religiose, ad esempio gli aramei-siriaci, da parte dei miliziani dello Stato Islamico.
Motivazione:
Il massacro di massa e sistematico delle minoranze etniche-religiose vittime delle milizie dello Stato Islamico (ISIS) è noto all’opinione pubblica. A livello istituzionale si stanno muovendo numerosi Paesi e organismi internazionali. Particolarmente colpiti sono i cristiani aramei (aramei-siriaci) la cui comunità in Svizzera è particolarmente numerosa e attenta agli sviluppi. Il Parlamento europeo ha emanato lo scorso 27.01.2016 una risoluzione sullo sterminio sistematico delle minoranze religiose da parte dell’ISIS (2016/2529(RSP)- http://www.europarl.europa.eu/sides/getDoc.do?pubRef=-//EP//TEXT+MOTION+B8-2016-0154+0+DOC+XML+V0//IT). In essa si cita esplicitamente che sono stati: “[…] forniti elementi di prova sufficienti […], che consentono di concludere ragionevolmente che l’ISIS/Daesh commette o tenta di commettere crimini di guerra, crimini contro l’umanità e genocidio […]”. E’ opportuno che anche le Autorità svizzere prendano – nella forma ritenuta più adeguata – una posizione di condanna delle azioni dell’ISIS, condividendo se possibile la risoluzione europea. Occorre condannare fermamente le gravi e sistematiche discriminazioni cui sono sottoposte le minoranze religiose da parte dei miliziani dello Stato Islamico.
Marco Romano
Consigliere nazionale PPD/TI