Fibra ottica PLR approvata dal Parlamento – Aggregazione Bellinzona – Edifici dismessi – riforma III delle imprese
La seduta di Gran Consiglio si è conclusa dopo due giorni di intense discussioni e ha dato il la al progetto lanciato dal PLR per predisporre il collegamento internet veloce (fibra ottica) su tutto il territorio ticinese. Il PLR dimostra ancora una volta di impegnarsi concretamente per il rilancio del nostro Cantone, dando seguito a quanto esposto lunedì in conferenza stampa: rigore finanziario e sostegno agli investimenti strategici per il futuro del nostro Cantone.
Fibra ottica a domicilio: un investimento strategico
In un momento in cui l’economia ticinese soffre, le finanze cantonali sono in difficoltà, le regioni periferiche e le Valli sono confrontate sempre più con il fenomeno dello spopolamento e con le accresciute difficoltà nell’attrarre attività economiche e dove i centri urbani sono sempre più confrontati con problemi ambientali, di mobilità, di possibilità di insediamento per nuovi residenti e dove nuove attività economiche sono sempre più limitate, il tema della fibra ottica è di strettissima attualità. Salutiamo quindi positivamente il sostegno del Parlamento alla mozione PLR per una fibra ottica su tutto il territorio ticinese, di cui Giacomo Garzoli è stato primo firmatario e Alex Farinelli, co-relatore (insieme a Raffaele De Rosa, PPD).
Il PLR è convinto che la mobilità dei dati rappresenti la sfida del futuro che potrà rappresentare un valore strategico sia per gli agglomerati sia per le zone periferiche e di montagna, permettendo lo sviluppo di nuove realtà economiche e sociali, con un considerevole vantaggio territoriale per l’insediamento di attività interessanti e per lo sviluppo del telelavoro, limitando al massimo lo sviluppo di eccessive differenze regionali.
L’opportunità di investire in una tale infrastruttura si apre adesso e sarà difficile in futuro colmare questa lacuna. Il PLR crede in questo tipo di sviluppo e sostiene che sia compito della politica porre le condizioni quadro necessarie affinché si possa conciliare uno sviluppo socio-economico ed una preservazione e valorizzazione dell’ambiente e del territorio in cui viviamo e operiamo.
Aggregazione del Bellinzonese
Con 78 voti favorevoli, 1 astenuto e 1 contrario il Gran Consiglio ha sostenuto il rapporto del co-relatore Giorgio Galusero e approvato la Nuova Bellinzona che diventa ora realtà segnando una svolta storica per il Ticino. Come ottimamente esposto da Graziano Crugnola (PLR), l’evento è rilevante non soltanto per il numero di comuni coinvolti, ma anche per il modo in cui questa aggregazione è nata, cioè partendo dal basso. Il 18 ottobre 2015, il 59% della popolazione ha infatti votato a favore del progetto e il merito va in particolare a diversi sindaci, tra cui Andrea Bersani, Sindaco di Giubiasco.
Si prospetta così la creazione del primo polo importante del Sopraceneri. Decidendo di mantenere pressoché invariato il sostegno finanziario al progetto aggregativo (una riduzione minima del 5%, contro un ridimensionamento del 20% del progetto aggregativo, passato dopo il voto popolare da 17 comuni a 13), il Consiglio di Stato pone delle basi solide sulle quali la nuova città può iniziare a lavorare per un futuro più sereno per le nuove generazioni. Il Gruppo PLR, che ha sostenuto con convinzione questo progetto, è certo che una Bellinzona forte permetterà di rilanciare la regione in vista delle importanti sfide che l’attendono in un prossimo futuro permettendole di favorire un migliore sviluppo economico e territoriale nell’interesse di tutto il Cantone e si augura che si possa dare seguito presto anche al polo del Locarnese.
Proposte del PLR lanciate durante la conferenza stampa del 21.03.2016 (“Conti in pareggio, e poi?”)
Rilancio degli edifici dismessi
Il PLR vuole una politica che abbia una visione globale delle problematiche e che sappia coniugare efficacemente sviluppo economico e sviluppo territoriale con l’intento di offrire ai cittadini una miglior qualità di vita e attraverso una mozione (primo firmatario Nicola Pini) chiede al Governo di impegnarsi per un’attivazione sistematica degli oltre 1’000 edifici dismessi presenti sul territorio cantonale. Un’attivazione che potrà portare benefici economici (recupero e rilancio degli edifici dismessi con nuove destinazioni, attività, insediamenti e investimenti), territoriali (estetica e valorizzazione degli spazi pubblici; protezione e razionalizzazione del territorio) e socio-culturali (appartamenti a pigione moderata o a misura di anziano; spazi culturali o espositivi).
Prepararsi alla riforma III delle imprese
Dopo l’iniziativa del 2013 “Rilancio fiscale 2015 – 2018”, il PLR chiede che venga preparata, in vista dell’applicazione della riforma III della fiscalità delle imprese, una modifica della Legge tributaria per favorire lo sviluppo di nuove opportunità di lavoro nel nostro Cantone che preveda una riduzione dell’imposizione fiscale degli utili delle aziende passando progressivamente dal 9% al 6.5%.