Prolungare lo statuto di protezione “S” e combattere l’immigrazione illegale
In materia di asilo, le responsabilità dei cantoni restano valide
La ritrovata mobilità post-Covid e la guerra in Ucraina contribuiscono ad esercitare un’elevata pressione migratoria sulla Svizzera, mettendo a dura prova le nostre infrastrutture. Grazie all’introduzione rapida e non burocratica dello statuto di protezione “S” e con gli importanti aiuti inviati all’Ucraina, la Svizzera fa onore alla propria tradizione umanitaria. Il PLR sottolinea in particolare l’impegno in questo ambito del Presidente della Confederazione Ignazio Cassis e della Consigliera federale Karin Keller-Sutte. In materia di asilo, i cantoni devono assumersi le proprie responsabilità e farsi carico dei compiti esecutivi.
La situazione in ambito migratorio è attualmente tesa e i numeri da anni non sono mai stati tanto elevati. I principaali motivi dietro questa tendenza sono la ritrovata mobilità post-Covid e la guerra in Ucraina. Per ridurre la pressione sulle nostre infrastrutture garantendo al contempo una presa a carico decente dei migranti, è fondamentale che l’aiuto ai profughi ucraini sia ripartito sia in Svizzera, sia sul posto. È inoltre essenziale che le misure decise in materia di asilo seguano il principio “severe, ma giuste” contenuto nel stilato dal PLR nel giugno 2022.
Ucraina: aiuti in Svizzera e sul posto
A causa della guerra in Ucraina, il nostro sistema migratorio è confrontato a numerose sfide. L’introduzione dello statuto di protezione “S” da parte della Consigliera federale Karin Keller-Sutter ha rappresentato una risposta rapida e non burocratica all’aggressione messa in atto dal Cremlino. I 100 milioni di franchi messi a disposizione dalla Svizzera per il Soccorso d’inverno, rappresentano allo stesso modo una misura importante e necessaria. Grazie allo statuto “S” e agli importanti aiuti inviati sul posto, la Svizzera fa onore alla sua lunga tradizione umaniraria. Il Presidente della Confederazione Ignazio Cassis e la Consigliera federale Karin Keller-Sutter hanno dato prova di grande impegno in questo ambito, rafforzando così la posizione della Svizzera. Si tratta ora di affrontare la fase successiva. Il PLR è favorevole al prolungamento della durata dello statuto “S”. Parallelamente, però, dovrà essere pianificato il rimpatrio dei profughi ucraini.
Asilo: proteggere le persone bisognose – espellere sistematicamente chi viene respinto
Il PLR chiede che tutti i Cantoni procedano ad espellere sistematicamente le persone che non sono state ammesse provvisoriamente o stabilmente in Svizzera. Senza questa misura, i centri per i richiedenti l’asilo saranno sovraffollati, a detrimento di quelle persone che hanno davvero bisogno. I cantoni hanno la responsabilità di applicare le disposizioni di legge. Bisogna eliminare le differenze tra cantoni nell’esecuzione delle disposizioni. Il PLR accoglie favorevolmente il fatto che richieste d’asilo provenienti da paesi in cui il tasso di protezione è debole siano trattate prioritariamente. L’biettivo è di evitare di sovraccaricare il sistema d’asilo e garantire a tutte le richieste un trattamento severo, ma giusto. Gli attuali programmi di ricollocamento andrebbero sospesi quando viene raggiunta la quota di 20’000 richieste d’asilo annue e anche la lista dei paesi sicuri necessita delle verifiche.
Oltre alle misure prese all’interno del paese, resta necessaria anche un’ampia collaborazione con gli Stati Schengen. La mossa vincente della Consigliera federale Karin Keller-Sutter e del suo omologo austriaco a proposito delle prassi applicate dalla Serbia in materia di visti per la migrazione irregolare, mostra l’efficacia della cooperazione internazionale.
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