Seguiamo giornalmente dei casi, anche drammatici, che usufruiscono, o meglio dovrebbero usufruire di prestazioni sociali, in quanto, loro malgrado, si trovano in una situazione di estrema difficoltà. Non ci sono soldi, i signori preposti alle decisioni cercano di ostacolare in ogni maniera le varie richieste, quando vi sono persone in disoccupazione, assistenza e invalidità che se ne approfittano, solo perché hanno dottori compiacenti, un sistema politico accondiscendente, controlli inesistenti e via dicendo. Il tema è caldo e se andate in ogni famiglia, trovate almeno una persona che usufruisce di prestazioni sociali. Pensate a chi è in assistenza e si adagia, senza cercare lavoro, con pochissimi controlli e inoltre lavora in nero e critica il sistema; sono in tanti! Chi si trova a 59 anni fermo in malattia per un tumore e viene licenziato dal datore di lavoro, mettendolo in difficoltà. Se poi questa persona lavora nell’edilizia, per colpa del datore si mangia la possibilità del pensionamento a 60 anni. Chi è già in invalidità e alla luce del sole ha un officina meccanica e lavora fatturando, naturalmente in nero! Potremmo continuare all’infinito e scriveremmo fiumi di pagine con casi emblematici che sfruttano un sistema grigio, che forse non vuole infierire contro queste persone, perché sono elettori certi! Io ti do’ assistenza e tu voti come dico io! Poi le autorità che ipocritamente ci dicono che non ci sono soldi, conoscono la situazione, ma si girano dall’altra parte. Personalmente ho letto una lettera dei medici dell’invalidità dove scrivevano che una persona con tumore, con la schiena rotta a 59 anni, non può essere definito invalido al 100% ma solo al 25%, in quanto potrebbe trovare lavoro con alcune limitazioni; non può stare in piedi più di 10 minuti, non può camminare più di 50 metri, non può alzare pesi superiori di 2,5 kg e al massimo fino all’altezza della spalla, non può stare seduto fermo più di 5 minuti e potrei andare oltre! Ecco, se non lo avessi letto non ci avrei creduto! VERGOGNA! Poi manteniamo un esercito di nulla facenti, imbroglioni, che potrebbero lavorare eccome, ma preferiscono starsene a casa, a spendere i soldi che gli regaliamo nei bar, incoccandosi e criticandoci!
Le soluzioni ci sono! Ad ogni disoccupato, fruitore di prestazioni sociali come incapacità lavorativa e assistenza deve essere fatto obbligo di presentarsi alla mattina alle ore 8’00 al proprio comune e lavorare, compatibilmente alle proprie capacità, con lavori socialmente utili a favore della comunità, questo fino alle 12’00 e riprendere alle 13’00 fino alle ore 15’00. In caso di inadempienza penalità sulle prestazioni percepite. Obbligo da parte della politica di verificare il tutto.
E’ ORA DI FINIRLA DI PRENDERE IN GIRO LA POPOLAZIONE CHE LAVORA e favorire un manipolo di lazzaroni (salvo chi veramente è in situazione precaria e comprovata).
Ai politici il compito di legiferare subito nell’interesse della comunità e delle finanze statali, che contrariamente al coro dei politici che ci dicono vanno male, non è proprio come ce la descrivono!
Forse è giunto il momento dei politici di fare i politici nell’interesse del cittadino e non di…
ETC/rb