Il 38,3% dei ticinesi è andato a votare e il 56,9% di questo 38% ha detto si. Hanno perso gli assenti e ha avuto buon gioco la destra che non vuole più dare soldi a chi ne ha bisogno anche a causa di un sistema lavoro che in Ticino è degenarato, dando 80mila posti di lavoro ai frontalieri, mettendo dunque in ginocchio i residenti con stipendi indegni. Ecco da oggi in poi aspettiamoci meno solidarietà a chi lavora ma non arriva a fine mese e maggiori difficoltà per la popolazione. Che poi leggiamo in FB il promotore di questa iniziativa commentare con un “papparappapapaaaaaapaaaa!”, la dice lunga … In fondo i politici giocano alla politica e il popolo ne subisce le conseguenze!
Ecco qui sotto i vari commenti dei partiti:
Lega
Sì al Decreto di risanamento dei conti cantonali: i cittadini dicono basta allo “spendi e tassa”
La Lega dei Ticinesi accoglie con soddisfazione la decisione popolare di domenica favorevole al Decreto di risanamento dei conti cantonali.
Si tratta di una decisione di principio. I cittadini ticinesi richiamano gli organi politici ai loro compiti: il controllo della spesa pubblica non può essere trascurato ed occorre uscire dalla perniciosa logica dello “spendi e tassa”. Le tasche dei contribuenti non sono un self service: i cittadini non accetteranno ulteriori aggravi fiscali in tempo di crisi. La spesa pubblica è fuori controllo: è dunque sul fronte delle uscite che occorre intervenire per pareggiare i conti dello Stato, non certo su quello delle entrate. Il Ticino non ha in effetti un problema di gettito fiscale, che è anzi costantemente aumentato. Il problema risiede dal lato della spesa. Non è accettabile che, in una realtà di 350mila abitanti, il totale del gettito delle persone fisiche non basti a coprire i costi del personale cantonale.
Con il voto del 15 maggio i cittadini ticinesi hanno inoltre bocciato senza appello le velleità tassaiole della sinistra, che oltretutto andrebbero a colpire i contribuenti quando il loro potere d’acquisto si assottiglia sempre più per i motivi tristemente noti: pandemia, guerra in Ucraina ed effetto boomerang delle sanzioni, aumenti di cassa malati. Il PS ha presentato alcuni mesi orsono un sedicente “piano di rilancio” che prevede di fare esplodere la spesa pubblica per ben 220 milioni di franchi all’anno, da finanziare per intero tramite aggravi fiscali.
Propositi di questo tipo, come pure un risanamento dei conti pubblici sulle spalle dei contribuenti mentre le uscite continuano ad esplodere e la burocrazia a gonfiarsi, sono dunque stati respinti dalle urne. La politica cantonale sarà finalmente obbligata a prenderne atto ed a comportarsi di conseguenza.
Lega dei Ticinesi
PLRT
La decisione odierna delle cittadine e dei cittadini ticinesi rappresenta per il PLR un chiaro gesto di responsabilità nei confronti delle nuove generazioni: così come non possiamo consegnare loro un ambiente invivibile, non possiamo lasciar loro in eredità un debito pubblico abnorme, in continuo aumento. Il si di oggi alle urne indica allo stesso tempo un chiaro indirizzo politico.
Come PLR ci impegneremo ad analizzare ogni anno i conti dello Stato per definire come intervenire, anche sulla base delle proposte del Governo. Tutti i compiti sono efficaci, efficienti e attuali? Gli aumenti del personale dell’Amministrazione sono sempre giustificati? Quali sono le leggi che potremmo semplificare per rendere meno caro e burocratico costruire, progettare, realizzare? In uno Stato che ha un budget di quasi 4 miliardi, l’esercizio è decisamente d’obbligo, soprattutto per evitare qualsiasi tentazione di aumento delle imposte, che andrebbe a detrimento di cittadini e aziende. Come partito ci stiamo impegnando e continueremo a batterci in più ambiti per far correre l’economia. Perché un’economia che corre genera indotto, genera posti di lavoro e genera ricavi. Ne va del futuro del nostro Cantone e delle giovani generazioni.
Votazioni federali
Si alla legge sul cinema
Una decisione positiva per il panorama culturale svizzero, ma anche per la nostra economia. Per il PLR il si odierno alla legge sul cinema (Lex Netflix), rafforzerà la Svizzera come luogo di produzione cinematografica. A trarre beneficio dall’obbligo per le piattaforme di streaming di investire il 4% dei loro ricavi lordi realizzati in Svizzera nella produzione nazionale non sarà solo l’industria cinematografica nazionale: ne trarranno vantaggio anche l’economia locale, in particolare il turismo, l’industria alberghiera e della ristorazione, nonché le imprese artigianali locali. Inoltre, la nuova legge sul cinema promuove la nostra cultura e permette ai giovani che vogliono intraprendere questa carriera professionale di avere delle opportunità nel nostro Paese.
Si alla partecipazione a Frontex
Il chiaro si alla partecipazione della Svizzera al programma Frontex rappresenta per il PLR un’ottima notizia. Nel contesto internazionale attuale, collaborare per garantire la sicurezza delle frontiere esterne all’UE significa garantire la nostra sicurezza interna. A molti livelli: dalla partecipazione indispensabile per la Svizzera al sistema d’informazione Schengen, alla cooperazione internazionale in materia di politica d’asilo. Tutti elementi chiave a tutela del nostro paese.
Si alla legge sui trapianti
La revisione della legge sui trapianti accettata oggi, introduce un cambiamento di paradigma importante per incoraggiare la donazione di organi ed è quindi positiva per il PLR. Da adesso, una persona contraria alla donazione d’organi dopo la sua morte, dovrà dichiararlo apertamente. Questo cambiamento permetterà di aumentare il numero di donatori e, di conseguenza, di salvare ogni anno un numero maggiore di vite. Attualmente, la donazione d’organi permette di salvare in media 250 persone ogni anno, ma oltre 1.400 persone sono sempre in attesa di un organo.