Capiamo benissimo che ogni volta che un evento viene annullato, porta con se mancati guadagni (indotti) per i commercianti del luogo e questi a volte si arrabbiano per non aver incassato il loro cento franchi di guadagno. Ma quando poi si mettono in dubbio le decisioni, prese con profonda cognizione di causa a garantire, in questo caso parliamo della Swiss Cup Carì 2016, la messa in sicurezza degli atleti, questo ci duole e fa male.
Ecco cosa abbiamo letto in Facebook: “Hanno annullato la gara di parapendio a Cari per forte vento da nord !!!! Era una mossa tattica per portare l’ evento nel Locarnese ? Non sono un meteorologo ma le giornate con vento forte da nord per me non sono quelle di ieri e oggi .
Peccato che quando organizzano qualcosa di particolare in Leventina venga tolto con delle giustificazioni poco credibili !”
Punto primo la gara di Carì, si è pensato di spostarla a Cimetta, in quanto le condizioni meteo previste davano venti favorevoli a Cimetta. Venerdì in mattinata, le previsioni meteo (venti) per sabato e domenica risultavano essere non idonee per una gara di parapendio neppure sui cieli di Locarno. Ecco perché si è annullata questa tappa della Swiss Cup, indipendentemente dai territori. E’ ora di finirla che si scrivano panzane tanto per scriverle anteponendo i propri affari alla vita umana.
Vorremmo chiedere a chi in FB “ci ha dato dentro” e sono vari, se avrebbero firmato loro la disputa di questa gara, con parere contrario della Meteo Svizzera e della Lega Svizzera di categoria.
Lo scriviamo in quanto noi ci siamo occupati dell’Ufficio Stampa per questa gara e abbiamo visto con quale scrupolo e determinazione si sono prese le decisioni che hanno portato l’annullamento della stessa. (ETC-Press/RB)