A volte bisogna scendere a compromessi. Il raddoppio del Tunnel del San Gottardo è prioritario per il Cantone Ticino e la sua economia. Chi si ostina continuamente ad accampare motivi ambientali, pensiamo che non sia legato al mondo economico, quello vero non quello teorico. L’economia intesa ocme alta finanza ha fatto quasi solo danni a questo nostro mondo, ma la economia vera, quella del lavoro, non può permettersi di rimanere isolata. Il nostro cantone già vive momenti difficilissimi, da imputare anche ai nostri politici che non lottano molto o che non vivono il mondo reale, per cui ora chiudere il tunnel del Gottardo per tre anni sarebbe la vera fine di un Cantone che si stà già di suo avviando ad una situazione ingarbugliata e difficile. Forse le associazioni di categoria, pensiamo a ristoranti, agli hotel, ai commercianti e agli artigiani devono finalmente alzare la voce e se necessario andare loro a Berna in quanto i nostri non sanno far valere la voce del Ticino. Dunque si cento volte al raddoppio per evitare situazioni ancora pegggiori di quelle attuali. Pensiamo al lavoro dove ai ticinesi i proprietari preferiscono personale estero, da sfruttare e pagare meno, quando poi ci accorgiamo che quegli stessi imprenditori hanno un filo legato al mondo politico. Quegli stessi che moralizzano criminalizzando la popolazione ticinese che si reca in Italia a fare acquisti, a volte sono gli stessi che cavalcano la manodopera straniera per ovvi motivi. Andiamo a tappe: si al raddoppio del Gottardo e poi impegno prioritario a limitare gli effetti nefasti di un numero di lavoratori esagerato stranieri. Noi non dobbiamo essere il paracadute dei paesi vicini, ma dobbiamo essere ed agire con paracaduti per la popolazione residente….