Nessuna politica ambientale a scapito della popolazione e dell’economia
Successo per l’alleanza trasversale del NO contro l’iniziativa di impoverimento
Gli elettori hanno respinto a larga maggioranza un dettame ecologico unidimensionale che ignora gli aspetti economici e sociali. L’alleanza trasversale “No all’iniziativa contro l’impoverimento”, sostenuta da FDP, Die Mitte, SVP nonché economiesuisse, l’associazione di categoria e l’associazione degli agricoltori, è riuscita a mettere in guardia dalle pericolose conseguenze. Si evitano l’astinenza forzata dai consumi, l’esplosione dei prezzi e il declino della prosperità. Il risultato del voto è un avvertimento per i Verdi e per la loro politica statalista e proibizionista. E un rifiuto delle critiche alla crescita e al capitalismo.
La sostenibilità non è unidimensionale, ma include dimensioni economiche, ecologiche e sociali. La tutela dell’ambiente e del clima non deve avvenire a spese della popolazione o delle aziende. Oggi, per la seconda volta dal 2016 (Iniziativa per un’economia verde), la popolazione ha confermato il percorso attuale e seppellito le utopie verdi. L’Alleanza trasversale del No sostiene la responsabilità ambientale della Svizzera. La chiave sta nelle condizioni quadro competitive che incoraggiano l’innovazione e il progresso.
Un chiaro NO alle politiche proibizioniste e alla critica della prosperità
Il risultato del voto è un chiaro rifiuto sia delle politiche stataliste di proibizionismo e rinuncia, sia delle critiche della sinistra verde alla crescita e al capitalismo. L’iniziativa di impoverimento è stato un altro tentativo di imporre alla maggioranza uno stile di vita desiderato solo da una minoranza. Sono stati scongiurati l’astinenza forzata dal consumo, le politiche proibizioniste e l’indebolimento dell’economia, del commercio e del potere d’acquisto. Le misure estreme che il governo federale sarebbe stato costretto ad adottare avrebbero portato a un aumento generale dei prezzi, a una massiccia riduzione dei consumi e a una perdita di prosperità. Ancora una volta, i più colpiti sarebbero stati la classe media, le fasce socialmente svantaggiate, le PMI e il settore agricolo.
Oggi la popolazione ha inviato un segnale chiaro. Invece di mettere a repentaglio la nostra prosperità e il nostro modello sociale con richieste irrealistiche, la Svizzera dovrebbe proseguire sulla strada scelta: quella di una politica moderata, progressista e innovativa, che non danneggi il benessere individuale.