MOZIONE: Eliminazione dei doppioni nella raccolta dati presso le imprese e i cittadini.
del 30 novembre 2021
In data 2 ottobre 2019 è stata presentata l’interpellanza denominata “Eliminazione dei doppioni nella raccolta dati presso le imprese: occorre agire anche in Ticino” (n. 1888), sottoscritta da Cristina Maderni, Michele Foletti, Sabrina Gendotti e Piero Marchesi. Gli interpellanti chiedevano al Consiglio di Stato se condividesse l’opportunità di individuare i doppioni esistenti nella raccolta dei dati delle imprese con l’obiettivo di eliminarli e procedere ad un’unica raccolta di tali informazioni e se era disposto a presentare delle misure concrete.
In data 14 ottobre 2019 il Consiglio di Stato, per il tramite dell’on. Norman Gobbi, ha risposto positivamente, condividendo pienamente l’utilità di tale azione. A tal proposito l’on. Gobbi ha manifestato l’intento di avviare un’inchiesta mirata presso tutti i Dipartimenti dell’Amministrazione cantonale volta ad analizzare settorialmente, in un’ottica di multi-canalità e di e-government, sia le procedure amministrative che le normative cantonali, al fine di individuare, elencare e proporre misure concrete che, attraverso i vantaggi offerti dalla tecnologia, permettono di semplificare e alleggerire i processi burocratici e di ridurre i costi a vantaggio non solo delle imprese ticinesi ma anche dei cittadini, così come dei servizi statali stessi.
Va sottolineato che già in precedenza erano state presentate analoghe richieste volte a snellire la burocrazia cantonale.
In effetti nel 2017 l’allora Commissione della legislazione nel suo rapporto 7491 R aveva chiesto al Consiglio di Stato di costituire un gruppo di lavoro per proporre la semplificazione di iter procedurali/burocratici e la ri-regolamentazione dei settori chiave e di indicare per ogni Dipartimento dieci misure atte a snellire le procedure e l’organizzazione amministrativa oppure atte a semplificare i processi e le procedure sia nei rapporti interni all’Amministrazione, sia nei confronti dell’utenza esterna.
Sempre nella medesima prospettiva il 5 ottobre 2020 la Commissione giustizia e diritti esprimendosi sulla petizione 25 luglio 2019 presentata dal signor Fausto Rotanzi denominata “«Meno burocrazia»” … non sia solo uno slogan! Lo Stato non chieda al Cittadino i dati e gli atti che già possiede” invitava il Consiglio di Stato ad elaborare proposte per l’adattamento del diritto settoriale, dove necessario, ribadendo la necessità di costituire il gruppo di lavoro previsto dal rapporto n. 7491R e la conseguente emanazione di un rapporto entro 12 mesi.
A tutt’oggi non risulta che il Consiglio di Stato abbia dato seguito alle menzionate richieste.
Tutto ciò premesso si chiede al Consiglio di Stato:
1. Di avviare senza indugio l’inchiesta presso tutti i Dipartimenti preannunciata il 14 ottobre 2019 volta ad alleggerire e semplificare i processi burocratici.
2. Di costituire il gruppo di lavoro indicato nel rapporto della commissione della legislazione 7491R e nuovamente menzionato dalla Commissione giustizia e diritti il 5 ottobre 2020.
Cristina Maderni
Sabrina Gendotti
Fabrizio Garbani Nerini
Michele Foletti
Sergio Morisoli
Samantha Bourgoin