Vanno in scena le solite assemblea con un numero minimo di partecipanti, tutti delegati dei comuni, quando ci sono, direttori e animatori turistici vari, dove non vengono invitati i media, e dove all’interno di queste nessuna vera autocritica. Abbiamo assistito a molte di queste assemblee, decidendo, ai tempi che ne eravamo soci sul nostro territorio, di non più partecipare, in quanto era un inno inneggiante a cosa i vari direttori hanno fatto, sorvolando che da venti anni almeno, in Ticino e dunque anche nelle singole agenzie o OTR, ai tempi erano Enti Turistici locali, i pernottamenti calano e anche le presenze turistiche giornaliere non vanno meglio. I ristoratori e albergatori da anni si aspettano, parliamo nella regione sopraceneri e valli, operazioni tendenti al “bello” e sarebbe anche auspicabile sentire la loro voce. E come ogni anno, le lamentele dei comitati dirigenti delle OTR (oggi si chiamano così forse per confondersi con le parole nel marasma generale) sul fatto che su 50 partecipanti (50 è un numero spropositato di partecipanti) solo un paio di albergatori o esercenti partecipano. Per esempio oggi in serata, alle ore 18’00 l’assemblea OTR Bellinzona e valli convocata a Biasca alle ore 18’00. Chi convoca a questi orari le assemblee importanti, perché il turismo anche se va male è importante, non ha capito, o deliberatamente non vuole contestazioni in sala, convoca ad un orario dove tutti gli esercenti di regola non possono abbandonare il loro ristorante, perché a differenza dei funzionari del turismo o simili personaggi alla testa di associazioni con finanziamenti pubblici, questi esercenti investono i loro soldi e se vanno male si devono loro leccare le ferite e non, come queste agenzie, quando va male, praticamente da vent’anni a questa parte, si innesca un meccanismo scandaloso, dove lo Stato o chi per esso copre i buchi e avanti a tutta senza mai farsi un’autocritica ….. A queste condizioni non lamentiamoci se le cifre sono sempre, costantemente in rosso, proprio perché invece di tamponare i buchi con soldi a cascata, si dovrebbe investire sulla cultura mentale turistica e se del caso, quando alcuni funzionari non dimostrano, cifre alal mano, di saper reagire, lasciamoli a casa, nessuno piangerà !
Perché solo partendo da una seria autocritica si potrà riscrivere la storia del Turismo a favore del territorio.
Molti esercenti con cui parliamo ci hanno confidato le loro perplessità sull’operato del settore turistico e la loro delusione, quasi frustrazione, poi ci hanno anche affermato che non si sentono di sostenere interviste, per evitare di avere delle ritorsioni ….. (chiaro che abbiamo nero su bianco queste loro risposte)