Ogni mattina si sveglia qualcuno, pensa qualcosa e ha la faccia tosta di dirla pure. Così si è affacciato il Mobility Pricing, far pagare un pedaggio a chi entra nei centri urbani in orari di punta. Ancora una volta si pensa che il tema Ambiente si risolve con tasse e balzelli, che vanno a penalizzare in maniera discriminata chi entra in città per lavoro e chi per diletto. Magari con un po’ più di coerenza, chi organizza conferenze stampe e incontri che eviti di organizzarli nel bel mezzo dei centri urbani e trafficati. Siamo costretti, in particolare chi arriva da “fuori” a dover entrare nei centri urbani, per i vari incontri fissati, causando sovraccarico di stress per l’aria, per il traffico e per il benessere. Organizzando questi incontri, e sono parecchi, fuori dai centri, si combatte l’ingolfamento dei centri, permettendo di inquinare molto meno, non impazzire in colonna e avere dunque una qualità di vita migliore. Invece di proporre tasse supplementari nascondendo la propria incapacità nel risolvere il problema, sarebbe meglio andare a monte e agire a favore dell’ambiente senza caricare gli automobilisti in ancora altre inutili tasse.