E ci risiamo all’ennesimo tentativo di fanatichizzare l’ambiente. Vediamo che sostiene questa legge, che permetterà alle autorità di aumentare fino a 12 ct il costo di un litro di benzina. Guardiamo i gruppi che sostengono questa idea e le persone che si sono alleate a sostegno: tutti liberi professionisti, impiegati statali e benestanti, ideologicamente non tutti proiettati nel no^mondo della sinistra. Ma veniamo al perché si dovrebbe votare NO a questa proposta. Che l’era del petrolio abbia avuto un inizio e come tutto avrà una fine siamo tutti d’accordo. Fino a ieri il mondo economico, quegli stessi attori che oggi si fanno paladini dell’ambiente, pensando che le tasse risolvano il problema dell’aria pura, erano quelle persone ai posti di comando che sono i primi responsabili del degrado ambientale. Il cambiamento climatico, le tempeste, frane ed incendi sono una concausa del fatto che nulla è stato fatto e come le risorse ambientali siano state sfruttate violentemente e senza nessuna idea del danno che avrebbero comportato sull’ambiente stesso.
La sensibilizzazione e concretamente la pulizia dell’ambiente non si lotta con tasse e balzelli, indistintamente che vanno a colpire tutti, anche quella classe di lavoratori che deve usare la vettura per recarsi al lavoro, quella categoria di lavoratori di cui la sinistra dice di voler sostenere e con la sua mano destra tenta in ogni modo di tartassare con tasse inutili e devastanti per l’economia delle famiglie di operai. Parlano di mobilità sostenibile, una grande bugia dei soli che per la mobilità sostenibile hanno e continuano a fare poco. 70mila frontalieri con le macchine sfrecciano sulle nostre strade, inquinando, intasando e attaccando anche La salute delle persone. Abitate nel mendrisiotto e vi accorgerete come l’aria sia pesante e foriera di malattie tra cui anche di morte. Aumentando il costo della benzina queste 70mila vetture continueranno ad inquinare come prima, dando qualche soldino in più allo Stato e non risolvendo il problema. Magari obbligando le ditte che assumono frontalieri a organizzare dei trasporti comuni con mezzi pubblici dei loro dipendenti dalla dogana al posto di lavoro, risolverebbe molto di più che tartassare tutta la popolazione per una tematica a cui, gli stessi favorevoli a questa nuova tassa non sono riusciti a risolvere quando furono al potere. Naturalmente ci vorrebbero soluzioni forti, politiche ma sappiamo tutti come la nostra politica operi secondo dinamiche dettate dall’economia e dai grandi gruppi. Un’altro esempio di come la politica non sia sensibile concretamente all’ambiente, ma si sciaqua la bocca con questa parola. Desidero acquistare una vettura elettrica, o ibrida ed ecco che la stessa mi costa il doppio rispetto una vettura a benzina. La politica ha dimostrato in questo periodo che i miliardi ci sono, senza troppo scombussolare il nostro sistema. Ecco allora che a questi signori paladini, solo oggi, dell’ambiente, perché essere Green porta un sacco di voti, protrebbero concretamente intervenire su chi desidera cambiare veicolo ed incentivarlo, non con briciole di elemosina, ma sovvenzionando la differenza di costo di acquisto rispetto una vettura a benzina. E vi sarebbero tantissimi interventi a favore dell’ambiente, se solo i politici fossero degni di tali nomine. Abbonamenti mezzi pubblici gratuiti, puntare su un turismo Green, puntare su educazione Green a partire dall’asilo, incentivare atteggiamenti eco compatibili e via dicendo. Aumentare le tasse e i balzelli indistintamente è un cattivo segnale e la dimostrazione di come la nostra classe politica non abbia gli attributi per decidere sia per sua incapacità che per non inimicarsi chi domani comanderà il mondo economico. Questo modo comportamentale si chiama disonestà politica intellettuale! (RB/ETC)