Da ormai cinque anni l’attività filantropica della Fondazione Majid è volta a favorire il talento giovanile, sostenendo i progetti di giovani meritevoli in ambito musicale, artistico e scientifico.
Nel quadro delle attività culturali organizzate dalla Fondazione al fine di divulgare la sua missione, abbiamo l’immenso piacere di comunicarvi che, da inizio novembre a fine di gennaio, i nostri locali ospiteranno l’esposizione personale di Carlo Rampazzi, che da Ascona ha saputo far apprezzare la sua originalissima concezione del design in tutto il mondo, in un viaggio artistico e professionale lungo 50 anni. Questa, tuttavia, non è affatto una retrospettiva dell’opera del Maestro. Al contrario, ci si augura che questa esposizione personale possa essere motivo di ispirazione per giovani talenti come quelli sostenuti dalla Fondazione Majid, depositari ideali di un retaggio artistico, quello dell’architetto di Ascona, che nulla ha a che vedere con il qualunquismo della moda.
Infatti, così come altre forme d’arte, anche l’architettura è, innanzitutto, un’arte da ammirare, che si inserisce nel determinato contesto naturale che la circonda, arricchendolo senza stravolgerlo. All’interno di questo ambito disciplinare, le creazioni relative all’interior design costituiscono il nuovo baluardo dell’espressione artistica contemporanea. Parlare di spazio artistico, in questo campo, comporta una profonda consapevolezza della specifica topografia emotiva che verrà mobilitata, in primo luogo, dalla collocazione fisica dell’oggetto/opera in un preciso punto. I luoghi di fruizione classici deputati all’osservazione dell’opera d’arte – vale a dire gli spazi museali, che mantengono certamente la capacità di scuotere gli animi, pur tuttavia mantenendo sempre una distanza ineludibile nei confronti dell’osservatore – lasciano posto ad ambienti maggiormente dinamici ed inclusivi, dove il contatto con l’opera d’arte avviene in maniera più immediata. Sono gli spazi personali delle nostre abitazioni, che con grande maestria l’architetto Carlo Rampazzi ha saputo valorizzare appieno, riuscendo a farci apprezzare il suo divano, la sua poltrona, la sua lampada, che non emergerebbe, in quanto manufatto artistico, se non “sistemata a dovere” nel luogo da lui preposto.
Allego a questa email alcune foto di Agi Simoes. Qualora voleste visitare questa esposizione, avremmo il piacere di invitarvi, su appuntamento, a farci visita, aiutandoci in tal modo a far conoscere l’operato della Fondazione Majid.
La Fondazione Majid, in Via Borgo 7 ad Ascona, è aperta dal martedì alla domenica dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 14:00 alle 18.30. Potete prendere direttamente contatto con la responsabile Helena Dittli Regine allo +41 917805933.
Con i migliori saluti,
Samuele Poletti