L’Ambri tutto cuore, gioco semplice e tanta sicurezza ha messo sotto il Lugano già nei primi 10 minuti portandosi sul 2:0. Per il Lugano, come nella altre partite, entrata in materia orribile e subito a dover rincorrere, cosa che non riesce mai e che preoccupa molto allenatore e tifosi. Dopo 5 partite ultimo in classifica con appena tre punti, incredibile. L’Ambri invece, sicuro e con il morale alle stelle non ha lasciato scampo a d un Lugano sempre in ritardo su ogni disco. Mortensson, non finiremo mai di ripeterlo, assolutamente invisibile e quando tocca disco vi è la garanzia di regali all’avversario. Filippula non è meglio e Petterson con Klasen sono la brutta coppia di quelli visti l’anno passato. Se chi deve prendere in mano la squadra, in particolare nei momenti difficile non si fa trovare presente allora non possiamo di certo aspettarci le vittorie. Dire che i leventinesi hanno avuto un Zurchircken saracinesca è in parte vero ma dall’altra parte non vi sono stati attaccanti in grado di perforare la porta difesa dal biancoblu. L’Ambri vola con un fine settimana da 6 punti, importantissimi per l’economia del campionato e il Lugano torna a casa a leccarsi le ferite e a meditare sulla situazione. Le aspettative erano diverse e ora spetta ai giocatori cambiare rotta per evitare ulteriori figure ! Sulla decisione del fallo dato non vogliamo neppure entrare nel dettaglio, in quanto l’arbitro che ha fischiato lo ha fatto senza ragion veduta, ma ribadiamo la partita non è stata persa a causa di questo episodio ma per un’incapacità assoluta di amore per la maglia e di voglia di vincere. I talenti ci sono e che sia ora di metterli in pista a meno che qualcuno abbia deciso di fare le scarpe all’allenatore, ma questa sarebbe una storia che non vorremmo mai raccontare…