L’anno in Parlamento è iniziato in maniera vivace e ha fin da subito affrontato temi importanti che riguardano la vita di tutte le cittadine e i cittadini ticinesi. Il PLR si è profilato a favore di una politica energetica che promuova e incentivi le fonti di energia rinnovabili e l’utilizzo razionale dell’energia, ha preso posizione a sostegno dei nostri contadini e della nostra attività agricola e ha confermato un vitale sostegno alle misure di politica regionale!
30 milioni a favore di una politica energetica integrata
Approvata la seconda tranche di 30 milioni di franchi del credito quadro complessivo per l’attuazione di una politica energetica integrata attraverso un programma di incentivi per l’impiego parsimonioso e razionale dell’energia (efficienza energetica), la produzione e l’utilizzazione di energia da fonti indigene rinnovabili e la distribuzione di energia termica tramite reti di teleriscaldamento. Quanto esposto da Graziano Crugnola (PLR) dimostra come il PLR si batte a favore di una politica energetica che sappia incentivare e promuovere le fonti di energia rinnovabili e l’utilizzo razionale dell’energia! Ticino energia è chiamata ad essere ulteriormente incisiva e a coinvolgere maggiormente comuni e addetti a lavori, vale a dire imprese di costruzione, architetti e specialisti. Al termine è stata data luce verde al contributo volto a continuare la promozione di una svolta energetica all’insegna dell’efficienza.
Tutti a favore di BancaStato
All’Ordine del giorno c’erano anche i conti del 2014 della Banca dello Stato, che Alex Farinelli ha definito il «gioiello dei ticinesi». In merito ha preso la parola anche il direttore del DFE Christian Vitta che ha elogiato gli sforzi profusi dalla banca e gli interessanti progetti di sviluppo intrapresi. La possibile acquisizione della BSI è stata solo sfiorata poiché questa è ancora un’ipotesi di cui non si conoscono i contorni. Certo è che se fosse una soluzione per contribuire a mantenere i posti di lavoro in Ticino sarebbe sicuramente una buona cosa. Dopo anni travagliati per la BSI, la stessa potrebbe ritrovare un po’ di tranquillità e confermarsi uno degli attori del mondo finanziario legato fortemente al nostro Cantone.
Importante sostegno alle misure di politica regionale cantonale: sì a progetti del territorio e per il territorio
Il GC ha approvato lo stanziamento di un sussidio a fondo perso cantonale complessivo di Fr. 4’162’600 che rientra nel credito quadro di 13 milioni di franchi messo a disposizione dal Parlamento per il periodo 2012-2015 a sostegno di misure di politica regionale cantonale complementari alla politica regionale della Confederazione. Il PLR, allineandosi con gli attori locali che partecipano al programma, tiene a ribadire il suo sostegno allo strumento di politica regionale complementare. Grazie all’importante lavoro degli Enti Regionali di Sviluppo è stato possibile identificare quei progetti strategici e prioritari per il loro territorio di riferimento. In particolare si sono approvati i contributi per la ristrutturazione del Palazzetto Fevi a Locarno e del Centro scolastico ai Rochini di Maggia, per la valorizzazione delle cave di Arzo come anche per la copertura e l’ampliamento della pista di ghiaccio di Faido, la cui operazione non genererà alcuna spesa corrente annua a carico dello Stato e nessuna modifica dell’effettivo del personale cantonale.
“Ma.. il lupo non deve morire” (Iniziativa parlamentare del 24 giugno 2015)
Bocciata a larga maggioranza l’iniziativa della deputata Ramsauer (Lega) “Ma.. il lupo non deve morire”; grazie al relatore del rapporto Giorgio Galusero, il Parlamento ha deciso che la priorità non sono i lupi, ma i contadini della montagna: sono infatti loro ad essere “a rischio di estinzione”. Sposando la tesi di Galusero, il Gran Consiglio ha sostenuto gli interessi dell’attività agricola: il lupo è già una specie protetta e non c’è bisogno di scoraggiare ulteriormente l’importante attività dei nostri contadini.
Iniziativa cantonale per una nuova moratoria sugli studi medici
La maggioranza del gruppo PLR è scettica riguardo allo strumento della moratoria, e in un’ottica liberale è chiaro che non è possibile pensare di continuare a regolare un ambito come quello della sanità con questo genere di misure.
Dopo il recente voto del consiglio nazionale qualcosa è cambiato e, considerato che a livello federale è stata preavvisata favorevolmente dalla competente commissione della camera bassa una proposta di prolungo ulteriore della moratoria, con l’impegno preciso però di elaborare delle nuove misure d’intervento, non si è ritenuto necessario questo ulteriore passo, ridondante, a livello cantonale. Per queste ragioni la maggioranza del gruppo liberale radicale ha deciso di astenersi dal supportare l’iniziativa cantonale.