Scrive chi ha fatto politica comunale, rendendosi conto delle porcherie partitiche che succedono. Oggi ancora peggio. Essere corretti è un segnale di riconoscenza per chi ti ha votato. Accettare il verdetto popolare, con tranquillità e serenità è una qualità di pochi. Poi succede che scegli di essere in lista, una cosa oppure ti fai mettere in lista. Se ti fai mettere in lista hai poca personalità e di certo non andrai lontano. Sono i vari riempitivi di tanti signori nessuno, che mettono il nome per chissà quali favori e che di certo sanno che non verranno mai eletti. Gente su cui il partito leva dalla naftalina 3 mesi prima delle elezioni, per rimetterli in letargo poi, per 4 anni fino al prossimo appuntamento elettorale. Chi vi scrive non è mai stato messo in lista ma ha voluto entrare nella dinamica della politica, misconoscendo sempre l’appartenenza partitica. Due volte in lista per il consiglio comunale e due elezioni, la prima difficoltosa la seconda in pompa magna, battendo con i preferenziali tutti i candidati dell’allora partito di maggioranza. Una volta in lista per il municipio e primo subentrante per 16 voti, il secondo era il vice sindaco da ben 4 legislazioni. Risultato strepitoso in un paese in cui non avevo vissuto che per soli 4 anni allora. Ma con onestà ho accettato il risultato, felice di aver giocato le mie carte, consapevole che il partito di maggioranza ha dovuto sostenere l’attuale vice sindaco in quanto minacciato da solito signor nessuno che ha fatto campagna e con il suo comportamento ha sempre coerentemente agito secondo il proprio pensiero e non quello degli altri. Nel caso si fosse presentata l’opportunità di dover subentrare in Municipio, per onestà etica, avrei accettato con tanto onore. E non avrei mai accettato i giochi “sporchi” del partito. La gente mi aveva dato questa opportunità e per il rispetto sommo degli elettori avrei accettato con onore e orgoglio. Ora vediamo a livello federale, cantonale e comunale le dinamiche sono altre e i candidati se ne “fottono” letteralmente degli elettori. Il partito ti dice di non accettare perché loro hanno il candidato doc e allora ecco che tutti i “pecoroni rifiutano” di assumersi le responsabilità ricevuto dalla popolazione. E’ un bruttissimo segno dell’interpretazione partitica e la dimostrazione di come non si può avere fiducia dei partiti e dei vari dirigenti partitici. Con queste dinamiche succede che ci troviamo ai posti di comando, ad ogni livello, gente che non è stata eletta, gente che non si è messa in discussione ma che il partito vuole che sia ai posti di comando. Continuando così poi i vari partiti si chiedono perché l’affluenza alle urne diminuisce. Se non lo capiscano ancora forse non vogliono capirlo e per loro va bene così. La politica è allora quel solito mezzuccio per ottenere favoritismi di ogni genere grandi e piccini. Noi ai candidati che rifiutano un posto che la popolazione ha loro dato, li riteniamo poco seri e assolutamente inaffidabili. Questa è la politica, va bene allora stiamocene a casa e che si arrangino !!! E oggi è la vigilia di Natale per cui i concetti sono espressi gentilente. (ETC/RB)