Introduzione; Il 28 febbraio scorso la popolazione Svizzera ha approvato, con risultato piuttosto netto, la realizzazione della seconda canna della galleria autostradale del San Gottardo. Dopo questo esito, l’Ufficio Federale delle Strade (USTRA) si è subito messo al lavoro iniziando l’elaborazione del progetto definitivo.
Si tratta di una sfida epica per la Confederazione, paragonabile, per costi e tempi di realizzazione, al tunnel di base dell’Alptransit. L’investimento è stimato in circa due miliardi di franchi.
Due miliardi di franchi interamente finanziati dalla Confederazione. È quindi lecito chiedersi dove andranno a finire questi soldi. L’auspicio è, evidentemente, che i lavori di realizzazione siamo affidati a ditte e imprese svizzere e, in particolare, della regione Ticino e Uri. Questo in ragione del fatto che questi due Cantoni saranno quelli che, di nuovo, subiranno maggiormente l’impatto e i disagi provocati dalla presenza di un cantiere di queste dimensioni.
Ma il cantiere non deve essere visto solo in ottica negativa, ne è la prova il centro di esercizio (CEP) realizzato a Pollegio in occasione della realizzazione della galleria di base dell’Alptransit.
La realizzazione della seconda canna va vista anche come un’opportunità imprenditoriale, manifatturiera e occupazionale unica, a condizione però che le opere vadano affidate a ditte della regione.
Interessante notare come in quest’ottica, la gestione per la progettazione e la realizzazione della seconda canna sia stata affidata alla Filiale 5 di Bellinzona dell’USTRA, pur essendo la galleria autostradale del San Gottardo gestita normalmente sotto la responsabilità della Filiale 3 di Zofingen. Segno tangibile questo della sensibilità della sede centrale dell’USTRA verso la nostra regione.
Basi legali
I concorsi per le opere in oggetto sottostanno all’Ordinanza Federale sugli acquisti pubblici del 11 dicembre 1995 e alla Legge Federale sugli acquisti pubblici del 16 dicembre 1994.
L’Art. 3 dell’Ordinanza federale sugli acquisti pubblici definisce i tipi di “Forniture, prestazioni di servizi e prestazioni edili” mentre l’Art. 36 definisce i criteri per i quali è possibile aggiudicare i lavori tramite trattativa privata.
Come si evince dal grafico seguente, estratto dal “Handbuch Beschaffungswesen Nationalstrassen ASTRA, Auflage 8” dell’USTRA, in determinati casi il Committente può procedere a delibere tramite procedura ad invito per mandati di costruzione (Bauaufträge) fino ad un importo di 2 mio CHF.
Inoltre, l’Art. 14 dell’Ordinanza Federale sugli acquisti pubblici, “Clausola bagatellare”, definisce quanto segue:
“Se nell’ambito della realizzazione di un’opera edile il committente aggiudica diverse commesse edili il cui valore complessivo raggiunge il valore soglia determinante, esso non è tenuto ad aggiudicare le commesse secondo le disposizioni di legge se:
a. il valore di ogni singola commessa non raggiunge 2 milioni di franchi; e
b. il valore totale di tali commesse non eccede il 20 per cento del valore complessivo dell’opera edile”
Ben si evince quindi come gli investimenti per i quali potrebbero essere coinvolte ditte e imprese locali sono decisamente importanti.
Nel Canton Ticino e nel Canton Uri operano ditte e imprese qualificate in grado di garantire un’esecuzione dei lavori di alta qualità.
Tenuto conto dell’attuale crisi del mercato del lavoro nel nostro Cantone, ed in particolare in Leventina, e data la possibilità legale di coinvolgere direttamente ditte e imprese locali per molte opere, facendo uso delle facoltà di cui all’art. 98 LGC/CdS formulo al lodevole Consiglio di Stato i seguenti interrogativi:
1) Condivide il Consiglio di Stato la visione secondo la quale per l’attribuzione dei lavori vadano favorite, nel rispetto delle disposizioni di legge, ditte e imprese ticinesi e urane, e più in particolare della Leventina e della valle della Reuss ?
2) Pur consapevoli del fatto che l’attribuzione del lavori non è di competenza cantonale, il Consiglio di Stato intende impegnarsi in un’opera di sensibilizzazione verso l’Ufficio Federale delle strade su questo importante tema per l’economia della valle ?
3) In caso di risposta affermativa alla domanda numero 2, considerato come “l’unione fa la forza”, reputa utile il Consiglio di Stato condividere il tema con il Consiglio di Stato urano e organizzare un’azione di sensibilizzazione congiunta?
4) In caso di risposta negativa alla domanda numero 2, per quali motivi ?
Con ossequio
Graziano Crugnola
Omar Terraneo, Roberto Badaracco, Nicola Brivio, Bixio Caprara, Franco Celio, Alex Farinelli, Natalia Ferrara Micocci, Sebastiano Gaffuri, Giorgio Galusero, Alessandra Gianella, Walter Gianora, Andrea Giudici, Fabio Käppeli, Paolo Pagnamenta, Nicola Pini, Maristella Polli, Matteo Quadranti, Fabio Schnellmann, Giovanna Viscardi