“Di certo non si tratta di un giocatore di calcio brasiliano”
È risaputo che un nuovo problema di vaste proporzioni sta preoccupando la comunità scientifica e medica mondiale.
Zika, questo è il virus che sta impegnando l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), la quale si trova ad affrontare una delicata situazione dovuta all’infezione propagata in ben tre continenti e in più di quaranta stati. Il primo febbraio 2016 la stessa OMS ha dichiarato l’epidemia un’emergenza sanitaria pubblica e di rilevanza internazionale.
Entrare nello specifico scientifico non è nostro compito, anche per la complessità delle dinamiche dovute alla
diffusione di questo virus che può, in alcuni casi specifici, essere la causa dell’aumento di casi di microencefalia dei
neonati, passando dai circa 160 casi all’anno agli attuali 3530. Il virus è inoltre in grado di provocare complicazioni
neurologiche, quali la sindrome di Guillain-Barré e la meningoencefalite. Il virus Zika, trasmesso tramite le zanzare, è
stato registrato in due regioni facenti parte dell’unione europea, la Martinica e la Guyana francese, nonché in Africa,
nelle Americhe, in Asia, nella regione del Pacifico.
Come è noto fin dal 2013 anche alle nostre latitudini vi sono zanzare provenienti dalle regioni tropicali (portate da ignari viaggiatori e tramite i vettori sui quali si spostano da un continente all’altro) e che riescono a sopravvivere al nostro clima, quest’ultimo sempre più simile a quello registrato a latitudini più a sud rispetto alla nostra. È stato inoltre segnalato un esiguo numero di casi di trasmissione per via sessuale e tramite trasfusioni di sangue. Vi è inoltre il rischio concreto di una diffusione transfrontaliera del virus Zika riconducibile agli spostamenti del commercio mondiale. In Ticino, come in altre regioni svizzere, vive da parecchio tempo la zanzara tigre che ha trovato nel nostro territorio un terreno adatto e fertile in cui insediarsi e riprodursi. Questo anche con l’aiuto di biotopi sparsi qua e là e fuori controllo. Non è una novità che, da qualche anno, anche in Ticino se ne stia parlando e si stiano cercando soluzioni in grado di contrastare questa particolare zanzara. Moltissimi comuni si trovano confrontati con questo problema e non riescono a debellare il fenomeno.
Tenendo in considerazione gli elementi sopra indicati, la situazione generale ed in particolare il modo in cui l’OMS si
sta muovendo e organizzando, i seguenti parlamentari chiedono al Consiglio di Stato:
A) Il Lodevole Consiglio di Stato come valuta la situazione sul nostro territorio in riferimento alle
zanzare tigre e la loro diffusione fuori controllo nei molti comuni ticinesi?
B) Quali misure preventive, coercitive e collaborative con i Comuni si stanno prendendo per contenere e/o debellare questa zanzara specifica e potenziale portatrice di malattie e virus?
C) Quali misure (profilassi) di pubblica sanità si stanno adottando in Svizzera e nei Cantoni (Ticino compreso) nel caso in cui il virus Zika si insediasse nel nostro territorio?
D) Quali misure d’urgenza verrebbero adottate dal Consiglio di Stato nel caso in cui si verificassero casi sanitari
che confermassero la presenza del virus Zika in Ticino?
E) Com’è valutato il grado di prontezza sanitario, medico, organizzativo e informativo nell’affrontare una potenziale emergenza del genere?
F) Come procederebbe in materia sanitaria il Cantone Ticino considerando che, secondo il Centro Europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC), nella maggior parte dei casi (80% circa) l’infezione resta asintomatica?
Tiziano Galeazzi, (primo firmatario)
Lara Filippini, Lelia Guscio,
Paolo Pamini, Nicola Brivio,
Franco Denti Sara Beretta Piccoli,
Massimiliano Robbiani, Massimiliano Ay,
Andrea Zanini,