Ogni anno si torna sulla medesima discussione ma come ogni anno alla fine non si fa nulla. Un classico che stiamo vivendo già da troppo tempo.
Anche quest’anno il Governo sarà chiamato a decidere sull’assegno plurimilionario 2018 che dovrà essere versato all’Italia secondi gli accordi del 1974 a scapito dell’accordo parafato nel 2015 e mai, fino ad oggi, ratificato dal Parlamento italiano.
Un anno, il 2019, differente dagli altri, visto che è un anno elettorale sia per noi in Canton Ticino, sia per l’Italia con le elezioni europee e forse questo potrebbe essere oggetto di pressione.
Oramai siamo a fine mese di febbraio e ad aprile vi saranno i rinnovi cantonali, si auspica che le attività di Governo procedano normalmente, cosi come la commissione della gestione ed è proprio per questo che la presente interpellanza, riferendosi alle due mozioni depositate nel ottobre 2018 (numero 1325 interpartitica) e nel dicembre 2018 (numero 1334 gruppo UDC) vengano ancora discusse nelle sedi appropriate e che finalmente si prenda una decisione coraggiosa e legittima da parte del Ticino su questo tema. Troppo tempo è trascorso dal 2015 e penalizzato resta sempre e comunque il nostro paese.
Alla luce della situazione creatasi, al fatto che siamo a fine febbraio di un anno elettorale e a giugno il nuovo Governo dovrà decidere che fare con i ristorni all’Italia per il 2018, i deputati del gruppo UDC chiedono all’attuale Governo:
A) Quali intenzioni avrebbe l’attuale Governo sulla questione dei ristorni verso l’Italia per l’anno 2018?
B) E’ intenzione dell’attuale Governo decidere di non decidere e quindi rimandare il dossier alla futura compagine di governativa che uscirà il prossimo 7 aprile?
C) E’ invece intenzione del Governo attuale bloccare tali ristorni e vincolarli su un conto presso Banca dello Stato, come richiesto nella mozione 1334, (del 10.12.18) fin tanto che l’Italia non ratifichi l’accordo parafato nel 2015?
In attesa di una risposta nella prossima sessione parlamentare di marzo,
cordialmente vi salutiamo.
Per il Gruppo la Destra/UDC
Tiziano Galeazzi