Il prossimo 17 gennaio, giorno dedicato a Sant’Antonio abate, la Città di Lugano riproporrà la tradizionale distribuzione gratuita del pane alla popolazione dopo che, lo scorso anno, questo lodevole Municipio aveva deciso di rinunciare alla stessa. Le lamentele sollevate da diversi cittadini in seguito alla menzionata rinuncia avevano tuttavia portato l’Esecutivo a rivedere la propria decisione ed a comunicare alla popolazione che in futuro avrebbe riproposto l’iniziativa.
Come indicato, quest’anno torna pertanto la suddetta distribuzione che viene riproposta con modalità diverse. Con il presente atto desidero innanzitutto ringraziare il Municipio per essere ritornato su di una propria decisione.
È importante premettere che questa tradizione si deve a Domenico Somazzi (1749-1833), che era il Cappellano dell’Ospedale di Santa Maria. Tale luogo di cura sorgeva sin dal 1222 dove si trova l’odierna via della Posta, dunque a ridosso dell’antico collegio dei Somaschi e dell’annessa chiesa dedicata a Sant’Antonio (ancora esistente all’imbocco di piazza Dante). Quando Somazzi morì lasciò al Comune di Lugano un legato per la distribuzione del pane ai poveri.
Nel comunicato stampa “Domenico Somazzi e il suo legato: una tradizione che si rinnova” del 10 gennaio 2024 il Municipio ripercorre la storia della suddetta tradizione e meglio come segue:
“Nato il 2 ottobre 1749 e lo stesso giorno battezzato con il nome di Domenico Angelo Maria, il Somazzi diede seguito alla sua profonda vocazione intraprendendo la carriera ecclesiastica e compiendo gli studi a Como dove ricevette gli Ordini da monsignor Muggiasca nel 1773-1774. Lungo l’attuale via della Posta annesso alla chiesa di Santa Maria, dove il Somazzi era cappellano, esisteva l’omonimo ospedale (documentato dal 1222). Il canonico era quindi quotidianamente a contatto con l’Ospedale, che si occupava pure della cura dei poveri e degli infermi. Animato da sincero spirito cristiano di carità verso i più bisognosi, volle così disporre il legato annuo perpetuo che prevedeva la distribuzione delle pagnotte. Oltre al legato Somazzi, altri benefattori lasciarono disposizioni testamentarie volte ad aiutare le persone bisognose, così come sono attestate altre elargizioni di beni primari sul territorio cantonale (ad esempio la distribuzione del pane a Campestro per Sant’Andrea, ancora in uso, o quella del sale a Sigirino). L’unico giunto ai giorni nostri e ancora onorato a Lugano rimane però quello di Domenico Somazzi, che anche oggi si continua distribuendo le pagnotte nel giorno del 17 gennaio”.
Giovedì 11 gennaio 2024 il «Corriere del Ticino» ha dedicato un articolo all’iniziativa, dal quale si potrebbe evincere che la denominazione “Pane di Sant’Antonio” sarebbe stata abbandonata. Tuttavia, di questa modifica relativa al nome dell’iniziativa non si accenna nel comunicato stampa del Municipio.
In ogni caso la notizia dell’abbandono della suddetta denominazione, così come indicato nell’articolo del «Corriere del Ticino», ha scontentato diversi cittadini che hanno visto in questa ingiustificata modifica un distanziamento dalla tradizione.
In relazione a quanto precede ed avvalendomi della facoltà concessa dalla LOC, pongo pertanto al lodevole Municipio le seguenti domande:
1. Corrisponde al vero che la tradizionale iniziativa della distribuzione del pane, che viene riproposta il 17 gennaio 2024, in futuro non si chiamerà più “distribuzione del pane di Sant’Antonio”?
2. In caso affermativo, quale altra denominazione assumerà? Perché? Quali sono i motivi alla base di questa decisione?
3. Vi sono altre iniziative delle quali il Municipio intende prossimamente modificare la denominazione?
Vi ringrazio per una risposta e invio i migliori saluti.
Con ossequio.
Per il Gruppo del Centro – Città di Lugano:
la Consigliera comunale Benedetta Bianchetti