Interpellanza
Finanze e moltiplicatore di Lugano a rischio!
Siamo ancora in tempo, evitiamo il dumping fiscale tra Comuni!
NO ad una malsana concorrenza fiscale,
SI al cambiamento dei meccanismi di perequazione finanziaria intercomunale
Con l’approvazione del Messaggio 7684 nel novembre del 2019 il Gran Consiglio ha adeguato la Legge tributaria per rispondere all’abolizione dei regimi fiscali privilegiati e permettere al Ticino di rimanere competitivo nella concorrenza fiscale intercantonale. Le nuove misure introdotte entreranno in vigore l’anno prossimo, nel 2025.
Tra le norme più incisive previste in favore delle aziende vi è l’articolo 76 cpv. 1 che recita
L’imposta sull’utile delle società di capitali e delle società cooperative è del 5.5 per cento dell’utile netto.
Oggi l’imposta sull’utile è dell’8%. Quindi il gettito fiscale delle persone giuridiche diminuirà di oltre il 30%.
L’impatto sarà particolarmente importante nei Comuni con molte persone giuridiche, tra i quali Lugano, il cui gettito d’imposta proviene per circa il 25% (approssimativamente 60 milioni) da questa fonte.
Lugano a partire dal 2025 perderà quindi oltre 20 milioni di gettito proveniente dalle persone giuridiche.
Un’altra novità particolarmente pericolosa per la Città è stata introdotta contestualmente alla diminuzione dell’imposta sull’utile delle persone giuridiche.
La Legge organica comunale (LOC) l’anno prossimo sarà adeguata con una nuova formulazione dell’art 177. Particolarmente incisivi i capoversi 1 e 1bis che qui riportiamo:
1. Il moltiplicatore d’imposta per le imposte dirette delle persone fisiche è la percentuale che determina il prelievo per l’imposta comunale, applicata al gettito di imposta cantonale base del comune, segnatamente all’imposta sul reddito e sulla sostanza; la percentuale va arrotondata all’unità intera. Esso deve ammontare ad almeno il 40%.
1bis. Il moltiplicatore d’imposta per le imposte dirette delle persone giuridiche è la percentuale che determina il prelievo per l’imposta comunale, applicata al gettito di imposta cantonale base del comune, segnatamente all’imposta sull’utile e sul capitale; la percentuale va arrotondata all’unità intera. Esso deve ammontare ad almeno il 40% e non può essere inferiore di oltre 20 punti percentuali né superiore di oltre 60 punti percentuali rispetto al moltiplicatore d’imposta delle persone fisiche.
Il lodevole Municipio nel Piano finanziario ha indicato che intende stabilire ad 80 punti il moltiplicatore per le persone fisiche e ad 85 quello per le persone giuridiche, in modo da compensare parzialmente la perdita di gettito generata dalla riforma tributaria. La discussione è ancora aperta e il dibattito non mancherà.
Una cosa però è certa, con questi moltiplicatori i rischi di fuga di persone giuridiche (ma non solo) da Lugano, soprattutto verso Comuni viciniori più interessanti da un punto di vista fiscale, saranno molto elevati. Se un Comune oggi ha un gettito fiscale che non è influenzato dalla presenza di persone giuridiche, potrebbe operare una politica fiscale aggressiva, di “dumping”, scendendo al 40% per le imposte delle persone giuridiche se il moltiplicatore delle persone fisiche è del 60%. Così facendo in quel Comune le aziende pagherebbero meno della metà dell’imposta comunale sull’utile rispetto a Lugano!
In aggiunta, oltre al danno la beffa. Non vi è stata infatti contestualmente una modifica della Legge sulla perequazione finanziaria intercomunale che tenesse conto di questi cambiamenti. Pertanto, se purtroppo questi funesti scenari dovessero avverarsi, malgrado la diminuzione di gettito, la Città di Lugano, che già finanzia praticamente da sola importanti infrastrutture d’interesse cantonale come il LAC e il futuro PSE (Polo sportivo e degli eventi), continuerebbe a pagare per molti anni troppi soldi agli altri Comuni. Questo a causa dei meccanismi della perequazione finanziaria che calcolano il gettito pro-capite delle risorse fiscali sulla media degli ultimi cinque anni!
È quindi molto urgente che la Città si attivi verso il Cantone e verso gli altri Comuni, sia per correggere i meccanismi della perequazione finanziaria, sia per correggere il nuovo art. 177 della LOC. Se da un lato è al limite comprensibile – anche se non auspicabile – che il moltiplicatore delle persone giuridiche possa essere leggermente aumentato (soprattutto nei primi anni) a causa della diminuzione dell’imposta sull’utile, dall’altro è necessario evitare pericolose speculazioni e dannose competizioni fiscali al ribasso tra Comuni. Non era questo lo scopo della riforma!
Ci permettiamo pertanto di suggerire una nuova formulazione dell’art 177 cpv. 1bis LOC:
Art. 177
[omissis]
1bis Il moltiplicatore d’imposta per le imposte dirette delle persone giuridiche è la percentuale che determina il prelievo per l’imposta comunale, applicata al gettito di imposta cantonale base del comune, segnatamente all’imposta sull’utile e sul capitale; la percentuale va arrotondata all’unità intera. Esso deve ammontare ad almeno il 40%, non può essere inferiore al moltiplicatore d’imposta delle persone fisiche né superiore di oltre 60 punti percentuali rispetto al medesimo.
[omissis]
In base a quanto sopra, chiediamo al lodevole Municipio:
1. Il lodevole Municipio condivide il rischio di “dumping fiscale” tra Comuni, effetto indesiderato e pericoloso dell’adeguamento della Legge tributaria del 2019?
2. In caso di risposta affermativa, il Municipio intende farsi parte attiva presso il Cantone e gli altri Comuni, attraverso la piattaforma di dialogo in modo da evitare i pericolosi rischi fiscali citati nell’interpellanza, sia proponendo di modificare l’art 177 cpv. 1bis LOC, sia proponendo di modificare i meccanismi della perequazione finanziaria intercomunale, con effetto a partire dal 2025?
Vi ringraziamo per una esaustiva risposta e inviamo i migliori saluti.
Per il Gruppo del Centro – Città di Lugano:
il Consigliere comunale Paolo Beltraminelli e il Capogruppo Lorenzo Beretta Piccoli