NON POSSIAMO RIMANERE IN SILENZO QUANDO SI TENTA DI DISTRUGGERE LA SVIZZERA !!!
Avanti signori, la Svizzera ne ha per tutti, incondizionatamente certe persone vorrebbero trasformare la Svizzera in uno Stato bolscevico dove anche il pensiero è uno solo e non vi esiste contestazione e contradditorio. Entrate tutti da noi (in Svizzera) che vi manteniamo senza fare nulla e vi daremo anche l’istruzione e i mezzi per poi divulgare l’ideologia di queste persone, che già nella storia si sono rivelate fallimentari ad ogni livello. Parlano di miliardi come noi parliamo di fianchetti, ma i nostri sono sudati. Due, e ci mancava, dipendenti statali o pensionati d’oro che stanno bene e che mai hanno, presumiamo, investito un franco di proprio per cercare di dare benessere al prossimo. Questi sono i socialisti che non hanno capito che il mondo è mutato, anche perché non hanno mai trovato ostacoli economici sulla loro strada. Noi siamo certamente per la socialità, ma una socialità non dovuta ma necessaria, avere invece tutto, perché tutto è dovuto, farà della popolazione, una popolazione senza iniziativa e senza più la dedizione al lavoro e alla nazioni.
Questi personaggi, sebbene in un paese democratico esprimere le opinioni è un diritto, sono dei veri pericoli in quanto per loro la democrazia è esprimere le proprie opinioni e insultare ideologicamente chi non la pensa ocme loro. La loro fortuna è di essere nati in Svizzera, aver vissuto in Svizzera, lavorato, se si può dire lavorare, in Svizzera e prendere pensioni d’oro in Svizzera. Questi stessi personaggi tentano di distruggere la nazione più bella e democratica al mondo. Loro che sono laureati, quanti soldi gettati per istruire certe persone, sono ancora legati al mondo bolscevico, naturalmente con il benessere Svizzero. Troppo facile e ci spiace che questi loro pensieri sono tendenziosi con altre finalità, subdole e pericolose. La popolazione vuole il benessere e vuole il lavoro per raggiungere il benessere e desidera che lo Stato aiuti chi veramente si trova in difficoltà e non “cani e porci”, si suole dire in questi casi.
Complimenti a Alex Farinelli, e Amalia Mirante che hanno controbattuto con la consapevolezza che il benessere Svizzero è stato costruito passo dopo passo nel tempo con un popolo che ha lavorato per questo e che assolutamente non vuole che si mini lo Stato sociale conquistato. Poi dalla rabbia per le argomentazioni folli e utopiche abbiamo schiacciato un altro bottone per gustarci una bella e vecchia commedia dialettale, la rabbia si è calmata e il senso di gioia di appartenere a questa Svizzera, così come è, con le sue virtù e i suoi difetti ci ha riempito di gioia. (ETC/rb)