Il Lugano e i suoi dirigenti devono smetterla di illudere i tifosi e loro stessi. Già la qualifica alla finale di Coppa Svizzera è stata per lo meno rocambolesca, dopo quel giovedì di emozioni, torna il campionato, dove da tre partite non si porta a casa nulla e ci si è visti allontanare il terzo posto, che solo tre giornate fa era dato come certo. Troppe certee, troppe illusioni, il Lugano non ha la rosa forte, ha un motivatore nell’allenatore con tutti i suoi limiti, ha fatto un mercato invernale scarso e ora tutti a dire che conta è la Coppa. La finale la si giocherà il 15 maggio in una partita secca e riporre tutto l’esito di una stagione su una partita secca è poco professionale e molto pericoloso. Da cosa stiamo vedendo nelle ultime tre settimane il Lugano ha poco da stare tranquillo, la finale contro il San Gallo, forse la squadra più in forma del giro di ritorno non è proprio una passeggiata. Per il Lugano, proprio alla luce degli ultimi risultati ha una probabilità su dieci di vincerla questa coppa. Poi sappiamo tutti che la Coppa esce dai normali pronostici e speriamo che la si porti in Ticino dopo ben 30 anni di assenza. Ma questo Lugano deve usare queste ultime partite di campionato per cercare di ricostruire il morale, la capacità di vincere e un gioco degno di una squadra che mira in alto.