“Peccia e marmo sono un binomio inseparabile, non solo legato alla cava, ma anche alla Scuola di Scultura. Dal bene di lusso alla reliquia sacra, dall’elemento di design architettonico all’oggetto d’arte, questa pietra estremamente versatile affascina grazie alle enormi possibilità di utilizzo. Cambiamento e trasformazione sono aspetti fondamentali che, oltre a caratterizzare il processo di creazione di questa pietra, sono alla base della sua importanza e dell’artigianato che vi ruota attorno.”
Questa citazione è l’inizio di un articolo di sei pagine intitolato VON ZEIT & EWIGKEIT (Il tempo e l’eternità), apparso sulla rivista di architettura Modulør. Da uno scambio approfondito con la caporedattrice Theresa Mörtl è nato un testo dettagliato sul nostro lavoro a Peccia. Grazie per la bella chiacchierata!
Per darvi un’idea, vorremmo condividere alcuni passaggi di questo dialogo.
T.M.: “Da dove viene il vostro amore per la pietra e in particolare per il marmo di Peccia?
Chiunque approfondisca i fondamenti della geologia e sia curioso riguardo alle domande relative al tempo e all’eternità, è in grado di capire o di condividere questa passione. Il processo di formazione del marmo è particolarmente impressionante: riassumendo, può essere paragonato alla metamorfosi di una farfalla. Un bruco diventa una pupa e poi si trasforma in una farfalla, in un processo che porta alla creazione di un organismo completamente nuovo. In questo caso la trasformazione, invece che attraverso la pupa, avviene con il movimento delle placche continentali e l’erosione, le quali influenzano la topografia in modo lento ma costante. Le diverse rocce (rocce magmatiche, sedimentarie e metamorfiche) mutano continuamente, giungendo a volte addirittura a subire una vera e propria metamorfosi.
T.M.: “Cosa rende il marmo di Peccia così speciale?
Come accennato in precedenza, la storia della sua creazione è particolarmente affascinante, come per tutti i marmi. Il marmo di Peccia si distingue per la grana grossa che gli conferisce un fascino speciale. Lavorando con martello e scalpello su un blocco di marmo alla luce del sole si rimane affascinati dai suoi cristalli scintillanti. Molti interpretano il lavoro sulla pietra come un dialogo. La pietra funge da interlocutore e allo stesso tempo si offre come specchio per l’autoriflessione. Può addirittura guidare il processo creativo”.
Chi volesse sperimentare una full immersion nell’età della pietra a Peccia potrà approfittare dei seguenti corsi:
Scultura su pietra per principianti
25.06. – 07.07. con Daniel Hardmeier
30.07. – 11.08. con Patrik Zumbühl
Scultura su pietra per avanzati
16.07. – 28.07. con Roland Hotz, sul tema: Incontro
27.08. – 08.09. con Lilian Hasler, sul tema: Il sesso nella pietra
Seminario di geologia: Sulle tracce del marmo di Peccia
25. – 27.08. con Andreas Küng