Si chiama Alessandro Emme, è un criptico e carismatico cantautore italiano. Nasce nel 1981 a Carrara, la capitale mondiale del marmo, un luogo decisamente particolare e controverso, fatto di gente difficile da impressionare, una città che ha cresciuto artisti, musicisti e sportivi di fama internazionale. Alessandro ha la determinazione di chi non sempre ha avuto vita facile, si nota che è un uomo “scolpito nel marmo”. Da bambino ascolta moltissima musica e si appassiona così tanto al rock da passare diversi anni ad ascoltare tutto quello che può, col tempo gli ascolti arrivano fino al metal, infatti ama molto la musica tosta senza tanti fronzoli. La sua è una ricerca compulsiva e insistente, compra dischi, scrive testi e legge le biografie dei suoi miti. Vuole esserci, essere parte di questo mondo, cosi decide di imparare uno strumento, una parte che sarà essenziale fino ad oggi per comporre le sue canzoni, la chitarra. Questa scelta lo indirizza anche a studiare canto e Alessandro non si tira indietro, comincia a cantare forte, anzi fortissimo. Forma le prime band all’età di 12 anni e col tempo, nonostante si rivela poco diligente e piuttosto scatenato, sperimenta la voce tanto da imparare da autodidatta tecniche distorte di canto, contaminazioni che lo avvicinano prima all’hard rock poi al metal. È impegnato nella scena underground e negli studi di registrazione con progetti inediti e tributi, organizza e gestisce live nei rock club, prova nelle vecchie sale prova allestite dentro i garage, riesce così a partecipare ai concorsi regionali in radio sotto piccole etichette indipendenti, suona nei pub limitrofi e nei locali di provincia. Per un discreto periodo si trasferisce a Firenze dove conosce e collabora con i musicisti di zona, incide alcuni EP sotto etichette indipendenti fino a quando gli impegni di lavoro lo costringono ad allontanarsi delle scene e dalla musica. Per qualche anno è completamente assente dai palchi e passa un lungo periodo impegnativo e difficile. A causa del lavoro sparisce e si ritrova spesso all’estero, gli Stati Uniti d’America diventano come una seconda casa e durante questa permanenza, ascolta molta musica nelle cuffiette, legge e non smette mai di pensarci. Forzato dalla situazione economica disastrosa della pandemia, perde il lavoro e torna a casa, spolvera la sua vecchia chitarra e comincia a scrivere qualcosa. In questo arco di tempo ha modo di comporre canzoni sue, è così che comincia a scrivere in italiano. Una scelta forte e idealista, con la quale registra e ascolta canzoni abbandonando completamente la lingua inglese. Si trova a un passo decisivo, concretizza l’idea di farsi ascoltare da vicino e per questo motivo crede fermamente che l’italiano sia la strada giusta. Motivato anche dalla moglie Arianna prende definitivamente la decisione di diventare un cantautore. Non si accontenta di suonare a porte chiuse ed entra in studio per incidere il primo EP a distribuzione internazionale, una svolta importante la sua, il passo giusto per iniziare sul serio. Compone 30 canzoni da solo, ad oggi ne pubblica solo 4, non ha alcuna fretta di uscire allo scoperto, anzi, è convinto che ci vuole tempo per maturare come artista. Viene contattato da diverse etichette discografiche indipendenti ma solo a fine 2023 sceglie di collaborare a Torino. Ospite in radio, compare sulle rubriche editoriali regionali e rilascia interviste ai giornali. Partecipa ai contest nazionali, comincia a farsi notare e far parlare di sé. In queste settimane stanno terminando le riprese del suo primo videoclip nel quale presenta al pubblico la sua 5° canzone, una ballad rock piuttosto controcorrente dal titolo emblematico che lo porta lontano da Carrara. Alessandro crea e firma “Altrove” con la società di Torino, il brano uscirà nelle prossime settimane su tutti i digital stores.