Il Partito popolare democratico esprime soddisfazione per l’esito della votazione cantonale sulla modifica della legge tributaria che consente ai cittadini di far capo all’amnistia fiscale. L’amnistia farà emergere capitali che non sono stati dichiarati e che porteranno a un aumento del gettito fiscale ricorrente per effetto della loro regolarizzazione. L’amnistia potrà inoltre favorire il rientro in Ticino di capitali detenuti all’estero che potranno essere reinseriti nel circuito economico locale e che consentiranno di far fronte alle attuali difficoltà del settore finanziario ticinese. Infine, i ricavi dell’amnistia alimenteranno anche un fondo pubblico – richiesto esplicitamente dal Partito popolare democratico – a sostegno dell’occupazione ed in particolare del reinserimento professionale.
Il Partito popolare democratico esprime pure soddisfazione per la conferma da parte del Popolo dei principi di gestione finanziaria e del freno ai disavanzi pubblici. Le cittadine e i cittadini ticinesi, con il loro voto, hanno chiaramente espresso l’esigenza di conti pubblici equilibrati e “in ordine”. Il Partito popolare democratico riafferma che il contenimento del deficit va prioritariamente perseguito con il contenimento della spesa pubblica e con il riordino dei compiti dello Stato. L’auspicio è che la votazione di oggi dia un nuovo impulso al grande cantiere della revisione dei compiti dello Stato, troppo spesso trascurato negli ultimi anni.
Il Partito popolare democratico prende infine atto del risultato sulla riforma dei sussidi di cassa malati. L’approvazione da parte del popolo di un oggetto tanto delicato non era per nulla scontata. Il Partito popolare democratico auspica che il cantiere delle riforme sociali rimanga al centro dell’agenda politica, visto il continuo aumento della spesa sociale e del peggioramento delle finanze cantonali. Il Partito popolare democratico chiederà quindi al Governo di proporre a breve riforme efficaci, mirate e sopportabili prima che la situazione delle finanze cantonali diventi veramente critica.
Votazioni federali
Il Partito popolare democratico è rammaricato dell’esito della votazione federale concernente l’acquisto dei Gripen. La bocciatura del fondo per l’acquisto dei Gripen rischia di creare un’importante lacuna nel sistema di sicurezza svizzero. Il Partito popolare democratico è comunque convinto che questa votazione non compromette il forte sostegno che, come dimostrato in tempi recenti, il popolo svizzero accorda al nostro esercito. Il Partito popolare democratico auspica che il Dipartimento federale della difesa – dopo aver fatto la dovuta autocritica sulle modalità con cui ha impostato la votazione sui Gripen -indichi in tempi rapidi come intenderà garantire l’adempimento dei compiti di polizia aerea nel nostro Paese.
Il Partito popolare democratico esprime per contro soddisfazione per l’esito netto delle altre votazioni federali. Con l’approvazione del decreto federale concernente le cure mediche di base è stato deciso di rivalorizzare il ruolo dei medici di famiglia, favorendo in questo modo soprattutto le zone periferiche. Il ruolo del medico di famiglia è infatti molto importante poiché assicura una presenza capillare sul territorio e interviene per i casi meno gravi, riorientando quelli più complessi verso le strutture sanitarie quando necessario. Ciò permette anche di frenare l’evoluzione dei costi della salute poiché il trattamento ambulatoriale è meno costoso di quello ospedaliero.
Anche sull’esito della votazione sui salari minimi il Partito popolare democratico esprime la propria soddisfazione. Il PPD auspica comunque che il dialogo e le trattative tra le parti sociali vengano intensificate soprattutto nei settori lavorativi sprovvisti di CCL e dove le condizioni salariali devono essere migliorate
Il Partito popolare democratico esprime infine grande soddisfazione per l’esito della votazione sulla pedofilia. Con il 63.5% di voti favorevoli il Popolo elvetico ha appoggiato l’iniziativa di Marche blanche che non voleva che persone coinvolte in atti di pedofilia potessero lavorare in futuro a contatto con i bambini. In particolare in Ticino queste argomentazioni sono state accolte da ben l’83.05% dei votanti.