RISPOSTA DEL MUNICIPIO DI CHIASSO ALL’INTERROGAZIONE DELLA CONSIGLIERA COMUNALE ANTONIA BOSCHETTI SULLA MANCATA INFORMAZIONE AGLI UTENTI CIRCA L’ESISTENZA DI CASA ASTRA COME STRUTTURA CHE GARANTISCE UN TETTO A PERSONE IN DIFFICOLTÀ, SENZA DIMORA, ECC.
Signora Consigliera comunale,
Il Municipio conferma intanto i contenuti della risposta di data 26 febbraio 2015 all ’interrogazione di quel momento sul sostegno offerto dal Comune di Chiasso a Casa Astra, poiché convinto della validità dell’iniziativa e soddisfatto dell’evoluzione che la stessa ha potuto avere.
Da un canto, senza per questo voler apparire troppo disinvolti o disincantati, si osserva che il fenomeno di persone in transito che sostano una notte all’interno della stazione FFS è noto, nel senso che è stabile e non vi sono incrementi, e lo stesso si ripete nel tempo con individui che poi proseguono la propria avventura, senza che necessariamente si debba ritenere per ogni singolo caso di allarmare gli operatori sociali, che operano sul territorio comunale e oltre, stante comunque che c’è caso e caso.
Casa Astra resta una possibilità, non un passaggio obbligato.
L’Esecutivo considera che spetti più che altro ai responsabili di Casa Astra stessa informare direttamente i vari enti e le istituzioni come la Polizia, le agenzie di sicurezza o i funzionari della Dogane, della propria esistenza e dei servizi offerti, oltre alle condizioni di accesso a questa struttura di prima accoglienza.
Di sicuro, è positivo stabilire un modus operandi al cospetto di persone in stato di evidente indigenza, soprattutto se di sesso maschile, poiché la presenza delle esponenti di Pro Filia assicura già un occhio di riguardo verso quelle di sesso femminile.
Si ritiene comunque, come indicato sopra, che quest’opera di sensibilizzazione debba essere formalizzata da figure rappresentative di Casa Astra, alle quali viene trasmessa, sia l’ interrogazione, sia la risposta.
Voglia gradire, signora Consigliera comunale, l’espressione della nostra stima.