(Un testo che ci ha colpito profondamente per la sua umanità e sensibilità verso la vita.)
Il rosso è il colore della rivolta.
Il rosso è il colore della gioia.
Il rosso è il colore della determinazione di chi non teme giudizi.
Il rosso è calore, amore, forza.
Il rosso è emozione.
Crea legami, è primitivo.
Il rosso è il colore che per primo cattura l’occhio.
E chiunqua legga queste righe, che lo desideri o no, pensa al suo rosso.
Dal rosso, immagini e ricordi, come richiamati, riemergono dal passato.
In effetti, mi ero seduta con l’intento di scrivere ben altro,
ma il mio pensiero è stato catturato e si è legato indissolubilmente al rosso.
Inizialmente “Giusto!” mi son detta “Giustissimo, il rosso è il colore dell’emozione!”.
“Ma allora in origine era l’emozione di che cosa?”
E’ perché nel nostro subconscio ci ricorda il sangue che ci agita?
E’ realtà che nelle culture e nei libri gli argomenti attorno al rosso
son trattati spesso con lettere maiuscole e toni alti!
I simboli, il sapere, i racconti, le credenze, una ad una son messe a tavola.
Senza tergiversare, se l’argomento è rosso, subito come dal fuoco e dal sangue
lo scambio si accende.
Tuttavia, le associazioni nel mondo personale di un uomo seguono un percorso
senza più pretese, tranquillo e profondo.
Ad esempio, un neonato può esser legato alla madre dal seno,
al profumo, al suo sorriso e come se non se lo fosse mai tolta, forse, un vestito rosso,
questi sommati possono lasciare solchi profondi nella sua anima.
Dunque il rosso è calore per l’anima?
Lo so, tante sono le donne a vedere l’abito rosso indossato ad una festa
come un magnete irresistibile per gli sguardi degli invitati.
In effetti le persone che indossano il rosso attirano immediatamente
l’attenzione tra la folla;
c’è forse qualcuno capace spontaneamente di indirizzare altrove i suoi occhi?
Ma dire che i vestiti di questo colore, per quanto eleganti o glamour possano essere,
rendono solari, affabili ed attraenti coloro che li indossano,
non è valido in ogni situazione.
L’abito rosso, a volte, inibisce l’interazione,
rende formale la relazione fino a bloccare le persone intorno.
Viaggiando indietro con la memoria, approdo ad
una festa scolastica dal passato.
C’era una bella ragazza con un meraviglioso vestito rosso addosso.
l’unica ad aver scelto quel colore.
Ha passato tutta la notte circondata da bei giovanotti,
ma, alla fine, ha lasciato la sala da ballo sola e risentita!
Inoltre, mi vengono in mente le parole molto significative
contenute nel diario della scrittrice francese Anais Nin,
nota per la sua pungente malizia. Lei scriveva di andare da lui
vestita di un rosso scintillante, capace
di proteggere e preservare il suo cuore e il suo corpo in balia del nemico,
come farebbe l’armatura di un guerriero!
Quindi … Il rosso è ciò che spesso
delimitiamo con “linee rosse” nella vita di tutti i giorni perchè cosa proibita.
Zona rossa.
È il punto di arresto.
A volte, il fuoco non riscalda, ma bensì brucia!
E l’amore? L’amore è rosso?
Si. Dall’istante in cui sboccia a quello in cui appassisce!
Se i battiti del nostro cuore avessero un colore, quale sarebbe?
Forse rosso? Può essere.
E la felicità? Come un critico d’arte si interroga sulle emozioni
suscitate in lui dal dipinto esposto in una mostra, mi chiedo:
“il rosso può essere il colore della felicità?”.
A dir la verità, questo accoppiamento mi suona insolito.
Ma perché no, tutto può essere!