Fonte; https://www.asa-press.com/2024/01/29/il-melone-invernale/
I frutti del melone invernale o melone di Natale (Cucumis melo, varietà inodorus, famiglia Cucurbitacee) hanno polpa bianca, carnosa, dolce, succosa e profumata, profumo che tuttavia si sprigiona soprattutto quando il melone viene tagliato. Questi meloni vengono raccolti in estate, come le varietà estive, ma hanno una grande durabilità e se conservati in modo appropriato si mantengono fino a Natale o addirittura fino a febbraio. Questa varietà riunisce varie tipologie di meloni coltivate ormai in varie regioni italiane e tra queste si distinguono il cartucciaru di Paceco e il porceddu di Alcamo, entrambi nel Trapanese. Il primo ha buccia gialla e liscia e forma allungata a punta che ricorda per l’appunto una cartuccia e da qui il nome, mentre il porceddu ha scorza verde e rugosa e una forma ovale che ricorda la sagoma di un maialino, ovvero purceddu in siciliano. Entrambe le coltivazioni sono tradizionali e molto antiche, oggi riconosciute come Prodotto Agroalimentare Tradizionale e Presidio Slow Food.
L’origine del melone è controversa poiché viene data sia come africana sia asiatica. In Sicilia il melone è stato introdotto con l’arrivo dei Romani ma furono gli Arabi a diffonderne la coltivazione in tutta l’isola, dove ha tuttora un importante peso economico. Inizialmente i meloni destinati al consumo invernale venivano conservati allineati sul pavimento dei magazzini, oggi vengono appesi a strutture in legno, racchiusi in retine che ne consentono una conservazione ottimale.
Il melone ha molte e interessanti proprietà nutrizionali. E’ infatti antiossidante grazie al suo alto contenuto di vitamine B, C e A che, inoltre, favorisce l’abbronzatura proteggendo la cute dalle radiazioni solari. Il melone invernale è inoltre benefico per denti e ossa e svolge un’azione diuretica, depurativa e rinfrescante. Contiene sali minerali ma è completamente privo di grassi. Il tutto con solo 22 calorie ogni 100 grammi, ma per l’elevata presenza di zuccheri è sconsigliato ai diabetici, soprattutto a stomaco vuoto.